L’addio a Pietro Ingrao storico leader del Pci

ROMA Grande figura della democrazia, padre e faro della sinistra italiana, appassionato testimone del Novecento, comunista sempre coerente dalla parte degli ultimi, poeta sensibile. Sono molteplici le definizioni nei messaggi di cordoglio giunti da ogni parte per la morte, all’età di 100 anni, dello storico leader del Pci Pietro Ingrao. Nato a Lenola in provincia di Latina il 30 marzo 1915, fu direttore de l’Unità dal 1947 al 1957 e parlamentare alla Camera tra il 1950 e il 1992, di cui fu anche presidente dal 1976 al 1979 (vivendo in quella carica i drammatici giorni del sequestro e dell’omicidio di Moro).
L’abbandono del partito
Dal 1948 nel comitato centrale del Pci, nel 1989 è tra gli oppositori della svolta della Bolognina, voluta dal segretario Occhetto, che decide di cambiare nome al partito. Nel 1991 è leader dell’area dei Comunisti democratici nel Pds. Abbandona il partito nel 1993, aderendo a Rifondazione comunista fino al 2008. Negli ultimi anni fa sentire la sua voce sui temi della pace, del razzismo e della democrazia.
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