Marò
8:29 pm, 13 Luglio 15 calendario

Marò, al via arbitrato ma l’India lo contesterà

Di: Redazione Metronews
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INDIA Avviate davanti alla Corte suprema indiana le procedure per il ricorso all’arbitrato internazionale sul caso dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, attivato dall’Italia il 26 giugno. Un “atto dovuto”, essendo l’India firmataria della convenzione Onu sul diritto del mare che all’articolo 287 indica i metodi di soluzione delle dispute. Ma non per questo un percorso accettato da Nuova Delhi, anzi. «Nell’udienza sul caso fissata per il 26 agosto – ha spiegato l’avvocato del governo indiano, il vice procuratore generale Narasimhan – contesteremo la via dell’arbitrato e sosterremo la tesi che la giurisdizione debba rimanere in India per processare i reati commessi dai due marò italiani». Una doccia fredda per la Farnesina, che aveva giudicato l’avvio delle procedure come un «consolidamento del percorso arbitrale».
Prolungate cure per Latorre
Intanto la Corte suprema indiana ha prolungato di sei mesi il permesso di restare in Italia per le cure mediche a Massimiliano Latorre, dopo l’operazione al cuore subita il 5 gennaio. La proroga, sia pure inferiore a quella richiesta dall’Italia, accoglie la richiesta di prolungare la convalescenza in Puglia dopo l’attacco ischemico di cui Latorre era stato vittima il 31 agosto 2014. L’altro Fuciliere di Marina, Salvatore Girone, è bloccato a New Delhi dove risiede nell’ambasciata italiana e collabora con l’addetto militare. La Farnesina ha fatto sapere che «l’Italia si accinge ad attivare tutte le misure necessarie per consentire il rientro in Italia» anche di Girone.
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13 Luglio 2015
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