Si decide a Strasburgo il futuro del Ttip

Roma. Giorni cruciali, oggi e domani, per il Ttip, il tanto contestato trattato per il libero scambio commerciale Usa- Europa. Oggi a Strasburgo si ritorna a discuterne dopo il rinvio del voto e della discussione lo scorso 10 giugno, nell’estremo tentativo di cancellare gli emendamenti più problematici.
Con il voto di giovedì il Parlamento europeo ridefinirà la cornice negoziale all’interno della quale la Commissione europea avrà libertà di manovra. Un atto di indirizzo che la società civile europea e statunitense considera ambiguo e poco ambizioso. Uno dei punti più contestati riguarda la costituzione di un arbitrato per le controversie tra gli Stati (Isds). Durante la fase di trattativa segreta del Ttip, le lobby internazionali erano riscite ad attribuire a questi “tribunali privati” un potere tale per cui la tutela degli investimenti sarebbe stata di fatto prioritaria rispetto agli interessi della collettività.
Ma le associazioni – appena avuta contezza di tali superpoteri – sono riuscite a bloccarne la nascita. Adesso il testo presentato a Strasburgo prevede un compromesso che però è giudicato troppo generico. Sono ben 483 le organizzazioni e associazioni europee (tra le quali Slow Food) che hanno chiesto di bloccare completamente il trattato. Secondo gli attivisti della campagna Stop-Ttip il testo è inaccettabile e poco chiaro: «Le lobbies avranno spazio per sostenere le loro politiche e i diritti dei cittadini saranno comunque schiacciati», hanno scritto in una nota. 
STEFANIA DIVERTITO