Palmira devastata E l’Is decapita i soldati siriani

DAMASCO La devastazione di Palmira, nella Siria centrale, è iniziata. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in seguito alla conquista da parte degli jihadisti dell’Isis dell’antico sito archeologico, dopo che mercoledì erano entrati nella città. «Sappiamo già che ci sono state delle distruzioni, ci sono delle colonne che sono cadute. C’è stato un bombardamento», ha detto la direttrice generale dell’Unesco, Irina Bokova. Con la conquista della regione di Palmira, l’Isis controlla ora circa metà del territorio della Siria, circa 95mila chilometri quadrati, con la maggior parte dei giacimenti di petrolio e di gas.
Nel frattempo, i miliziani dell’Isis hanno diffuso le immagini della decapitazione di governativi e miliziani lealisti catturati mentre fuggivano. Per tutta risposta Damasco ha preso a bombardare l’area, già ridotta ad un cumulo di macerie. E da mercoledì notte i jihadisti hanno imposto un coprifuoco totale. «Gli Stati Uniti sono profondamente preoccupati per la conquista dell’antica città di Palmira da parte dell’Isis. Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, sottolineando come «ci saranno sfide difficili fino a che le forze locali non saranno più forti». METRO
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