SCRITTORE A PROCESSO
11:07 pm, 20 Maggio 15 calendario

De Luca e i sabotaggi: Mai saputo di molotov

Di: Redazione Metronews
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TORINO La parola sabotaggio ha significati «nobili, giusti e necessari», e non rappresenta un’istigazione ad azioni violente, le cesoie usate per tagliare le reti «illegali» del cantiere Tav in Val Susa servivano a ripristinare la «legalità».
Così lo scrittore Erri De Luca, accusato di istigazione a delinquere in relazione alle violenze No Tav per un’intervista rilasciata all’Huffington Post il primo settembre del 2013, si è difeso ieri mattina in aula a Torino mentre veniva interrogato dai pubblici ministeri Andrea Padalino e Antonio Rinaudo. Il suo esame è durato poco più di mezz’ora e inevitabilmente De Luca ha cercato di portare l’attenzione del giudice sul tema della libertà. De Luca ha spiegato che «Il sabotaggio della Tav è necessario ma nel senso di ostruire, impedire l’opera. Quando ho rilasciato le mie dichiarazioni all’Huffington Post – ha detto – non sapevo si parlasse di molotov, ero a conoscenza soltanto delle cesoie servite a tagliare le reti del cantiere». E ancora. De Luca ha sostenuto che non vi è alcun nesso causale tra quanto sostenuto da lui nei suoi libri, o in quella famosa intervista, e gli episodi di violenza no Tav. «Non sono un tribuno o il capo di un partito». «Qualcuno le ha mai riconosciuto la sua capacità di istigare?» , gli ha domandato il suo legale Gianluca Vitale in sede di contro esame. «No – ha risposto lo scrittore – è arrivata prima solo la Procura della Repubblica Torino».
REBECCA ANVERSA

20 Maggio 2015
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