Tav, tra De Luca e Viale volano stracci sul web

TORINO Due libertari allo scontro. Da una parte c’è Silvio Viale, medico radicale e pioniere della sperimentazione per l’aborto farmacologico al Sant’Anna di Torino. Dall’altra Erri De Luca, scrittore di successo e difensore delle lotte NoTav, imputato per istigazione a delinquere a Torino per una sua frase nella quale ha difeso il sabotaggio della Torino-Lione, definendo nobile il verbo “sabotare”.
Lo scorso 9 maggio Viale ha postato su twitter la foto dell’auto bruciata la sera prima al proprietario di uno degli alberghi che ospitano le forze dell’ordine impegnate a presidiare il cantiere della Tav a Chiomonte, corredata dal commento: «#TAV Ecco il sabotaggio di #ErriDeLuca». Una frase che non è piaciuta allo scrittore, che a stretto giro aveva risposto sul social network: «Tale Silvio Viale su Twitter commenta foto di auto bruciata. Puntuale diffamazione a 10 giorni da processo».
La polemica non è finita lì. Ieri De Luca, sempre su Twitter, ha annunciato di aver depositato una querela (per diffamazione) contro Viale, spiegando: «Smetto di lasciar correre». Immediata la replica in rete del medico radicale, oggi consigliere comunale indipendente nelle file del Pd: «Non c’era nessuna relazione tra il mio tweet, volutamente polemico e politicamente corretto, e l’udienza del 20 maggio, di cui francamente non sapevo e di cui me ne frega poco», ha scritto Viale, aggiungendo: «De Luca ha subito visto nel mio tweet la lunga mano del complotto. Non so se sapesse davvero chi fossi, il punto è se un “ginecologo” abbia meno diritto di uno “scrittore” a rivendicare libertà di parola e di interpretazione delle parole».
METRO