Tassista violentata Un romano confessa

ROMA Gli investigatori non hanno dubbi. Il presunto responsabile della rapina e dello stupro di cui è stata vittima una tassista, lo scorso venerdì, è un romano di 30 anni, con piccoli precedenti per furto, e un presente fatto di lavori saltuari. Gli investigatori della squadra mobile diretti da Luigi Silipo lo hanno intercettato ieri pomeriggio mentre camminava nei pressi della Pineta Sacchetti. Negli ultimi tempi non dormiva presso il suo domicilio ma in casa dei nonni, che vivono non lontano dal luogo dell’aggressione.
Identikit decisivo
È stato grazie all’identikit stilato dalla vittima che la polizia è risalita a lui. L’uomo infatti la scorsa notte è stato riconosciuto da un altro tassista, che agli investigatori ha raccontato di quel giovane che 25 giorni fa non gli aveva pagato la corsa, dandogli però il numero del cellulare e garantendogli che gli avrebbe dato il dovuto. Però poi era sparito. E anche altri conducenti di auto bianche avevano subito in zona lo stesso tipo di furto da parte di un uomo simile a quello dell’identikit.
Una svolta che ha consentito agli inquirenti di rintracciare rapidamente il sospettato numero uno. Di fronte ai pm Maria Monteleone ed Eugenio Albamonte, assistito dal suo avvocato, il 30 enne ha ammesso tutto, giustificando la sua brutalità con un raptus improvviso. Nelle stesse ore è arrivata la conferma definitiva. Gli agenti hanno fotografato il 30 enne e hanno sottoposto le immagini alla vittima, che lo ha riconosciuto subito, scoppiando in lacrime.
La donna, 47 anni, aveva caricato il suo aguzzino in via Aurelia, davanti all’Ergife, credendolo un cliente come tanti. La corsa era terminata poco dopo le sette di venerdì 8 maggio in via Pescina Gagliarda, dove il 30 enne ha picchiato, violentato e rapinato la donna per poi allontanarsi a piedi. Ora è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale, rapina e lesioni.
PAOLO CHIRIATTI