Renzi: Troppe armi in giro Omaggio alle vittime del Tribunale di Milano
MILANO «Quello che è accaduto al tribunale di Milano ci chiama ad un impegno contro la proliferazione delle armi e, nella difesa delle strutture giudiziarie, ad immaginare un diverso modello di tutela per la giustizia e le istituzioni». Lo ha detto ieri il premier Matteo Renzi all’inaugurazione dell’anno accademico della scuola unica dell’intelligence, dopo quanto accaduto giovedì scorso quando l’imprenditore Claudio Giardiello ha sparato nel palazzo di Giustizia uccidendo tre persone e ferendone altre due. Il premier ha incontrato i carabinieri che hanno arrestato il killer, complimentandosi con loro.
Intanto il Consiglio dei ministri ha deliberato i funerali di Stato, che si terranno oggi alle 16 nel Duomo di Milano presieduti dal cardinal Angelo Scola e a cui parteciperà anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Anche il Palazzo di Giustizia si fermerà in anticipo per consentire a tutti di partecipare. Il sindaco Pisapia ha proclamato il lutto cittadino. I funerali della terza vittima Giorgio Erba saranno invece stamani alle 10.45 a Monza in forma privata.
Da ieri pomeriggio nell’atrio del terzo piano del Palazzo di Giustizia di Milano parenti, autorità, magistrati, avvocati e semplici cittadini si sono stretti nella camera ardente allestita per due delle vittime, il giudice Fernando Ciampi e l’avvocato Lorenzo Claris Appiani. Anche il premier Matteo Renzi si è recato a porgere i suoi omaggi e ha salutato, abbracciato e baciato, uno a uno i familiari delle vittime, stringendo la mano a giudici e avvocati che, in toga, si stanno alternando accanto alle bare.
Incidenti al tribunale di Napoli per le code
napoli Sono 4, due della Polizia di Stato e due della Polizia penitenziaria, gli agenti rimasti feriti nella ressa davanti all’entrata del Tribunale di Napoli. Gli avvocati hanno protestato vivacemente contro il rafforzamento dei controlli all’entrata del Tribunale che ha causato interminabili file all’esterno di ogni varco di accesso del Palazzo di Giustizia. Nella concitazione un vetro si è infranto causando il ferimento degli agenti.
Milioni di armi in Italia
Non è disponibile un numero preciso delle armi in mano ai privati in Italia. Tra pistole, fucili da caccia, armi sportive e da collezione, si calcola vi siano legalmente tra 2 e 10 milioni di armi, con circa quattro milioni di famiglie coinvolte. Nel 2007 il Dipartimento Armi ed esplosivi del ministero dell’Interno stimava in 4,8 milioni le persone in possesso di un’arma da fuoco. I porto d’armi, i cui titolari possono portarla con sé, sarebbero un milione. La detenzione invece autorizza solo ad acquistare l’arma e a tenerla in casa.
Entro il 4 maggio chi detiene armi dovrà produrre il certificato medico se non l’ha mai fatto dal 2007.
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