Airbus della Germanwings il buio oltre lo schianto

FRANCIA È stata estratta con successo («dati utilizzabili») la registrazione audio di una delle due scatole nere dell’A320 recuperate sul luogo del disastro aereo, sulle Alpi francesi. Mentre della seconda scatola, quella con il data recorder, è stato trovato solo l’involucro. Ci vorrà però del tempo per «interpretare voci e rumori» e «ancora tanta pazienza» prima di poter far luce sulla dinamica dell’incidente aereo della Germanwings in cui sono morte 144 persone e 6 membri dell’equipaggio. Il ceo della Lufthansa, Carsten Spohr, ha ribadito che il velivolo «era in perfette condizioni e che i due piloti avevano grande esperienza». Tra le ipotesi avanza anche quella di una possibile esplosione delle batterie al litio, con successivo incendio in cabina di pilotaggio e sprigionamento di fumi altamente tossici che sono in grado di uccidere in pochi secondi.
Nessuna esplosione in volo
Le autorità francesi, per ora, hanno escluso tracce evidenti di sabotaggio. Il velivolo non è esploso e non si è depressurizzato: ha volato sino alla fine. La perdita di quota «non è stata una caduta precipitosa, ma una discesa a un ritmo normale avvenuta su un percorso rettilineo». Inspiegabile l’assenza di comunicazioni. Per ben tre volte, in sei minuti, i controllori di volo hanno cercato di mettersi in contatto con i piloti dell’Airbus A320, senza ottenere risposta. Non solo: dalle 10.30 – momento in cui il velivolo comunica con la torre di controllo e conferma di aver ricevuto le istruzioni di volo – trascorrono solo 62 secondi prima che cominci a perdere quota e scompaia il contatto radio. Al momento si indaga in ogni direzione, come ha confermato il ministro dell’Interno francese Barbard Cazeneuve, secondo il quale «la pista terroristica non è esclusa ma al tempo stesso non è lo scenario più credibile».
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