Carolyn Carlson, il sogno e la grande poesia visiva

MILANO «Come la danza è per sua essenza senza parole, questa creazione non è altro che la partecipazione ad un flusso continuo che si esprime attraverso il tempo e lo spazio». Così ha definito il suo nuovo balletto “Now” la geniale coreografa statunitense Carolyn Carlson, classe 1943, che lo porterà domani sera e dopodomani sul palco del Teatro degli Arcimboldi interpretato da Constantine Baecher, Juha Marsalo, Céline Maufroid, Riccardo Meneghini, Yutaka Nakata, Sara Orselli e Sara Simeoni.
 
Un appuntamento d’eccellenza per l’arte coreutica contemporanea che metterà il pubblico a stretto contatto con la “poesia visiva” creata dalla californiana Carlson, autentica innovatrice della danza contemporanea europea degli ultimi quarant’anni.
Paragonata dalla critica alla leggendaria Isadora Duncan, precorritrice della danza moderna dei primi del Novecento per la libertà dell’espressione e per la forza improvvisativa, la Carlson continua oggi, in questo suo nuovo lavoro, a esplorare e a indagare le intime connessioni tra lo spirito e il movimento. Il suo obiettivo è quello di spingere lo spettatore verso una maggiore consapevolezza della propria vita quotidiana.
Il balletto, che ha debuttato in Italia il 13 marzo a Reggio Emilia, è anche lo spettacolo che ha inaugurato la residenza biennale della Carolyn Carlson Company al Theatre National de Chaillot di Parigi, ennesima conferma dell’importanza che pubblico e istituzioni attribuiscono all’arte della coreografa (Info: 02 641142212).
ANTONIO GARBISA