Degrado e un morto Il caso Trastevere

ROMA Ha finito di vivere tra i sanpietrini del quartiere che aveva scelto come casa, il senzatetto 30 enne di origini algerine ritrovato ieri all’alba con una ferita che gli ha squarciato la fronte. Nessun giallo: l’uomo, probabilmente ubriaco, è inciampato sulla catena che separa via del Politeama da un parcheggio privato. Accanto al cadavere del senzatetto c’erano diverse bottiglie e cartoni di vino vuoti. Quando è arrivata la polizia, poco dopo le sette, per lui non c’era più nulla da fare. Ma quello di ieri è solo l’ultimo di una serie di episodi che sottolineano il degrado del rione storico al di là del Tevere, come denunciano da tempo i residenti.
«Sarebbe utile sapere chi la scorsa notte vendeva ancora alcolici, dato che accanto al corpo dell’uomo c’erano così tante bottiglie. Ieri la strada era affollatissima, e non siamo ancora entrati nel vivo della movida, con le notti estive» ha detto ieri Dina Nascetti, presidente del comitato “Vivere Trastevere”. Al di là delle annose polemiche sulle bancarelle selvagge, nel rione la situazione sembra peggiorata nelle ultime settimane. Nella notte tra il primo e il 2 marzo scorsi un altro senza tetto era stato pestato in piazza San Calisto (altro luogo storico della movida trasteverina). L’uomo, un italiano di 49 anni, era stato preso a calci e pugni da 5 giovanissimi, poi fuggiti, procurandogli un frave trauma facciale. Quella stessa notte altri clochard erano stati infastiditi, verosimilmente dallo stesso gruppo. Fatti che erano stati resi noti e denunciati dall’Assessore alle politiche Sociali Francesca Danese.
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