Kevin Costner
5:00 pm, 3 Marzo 15 calendario

Kevin Costner: Io, nonno contro il razzismo

Di: Redazione Metronews
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CINEMA. C’è il mondo dei bianchi e il mondo dei neri e c’è il bianco e il nero dentro ognuno di noi, sempre mescolato. Così come mescola anche sorriso e dramma questo “Black and White” (da giovedì nei cinema) by Mike Binder, centrato su una bambina nata da un padre nero, tossicodipendente inaffidabile, e una madre bianca morta dopo il  parto. Bambina contesa tra il nonno bianco che ha la faccia di Kevin Costner e la nonna nera che la vorrebbe in affidamento.
Ma che cosa ha significato questo film per Costner?
Per me non è stato un lavoro come altri, ma un film capace far conoscere e  aiutare a capire che il razzismo è un grosso problema americano, abbiamo importato schiavi e da allora il razzismo è un problema irrisolto. E io penso che il pubblico voglia non solo storia eccitanti al cinema ma anche storie che riguardano il mondo in cui vive.
Però ha avuto difficoltà a realizzarlo?
Sì, ma mi sembrava un film da fare ad ogni costo e ci ho messo i miei soldi, producendolo, andando avanti anche quando avevo difficoltà a trovare i produttori.
Nei panni del nonno come si è trovato?
Non lo so. Mi guardo allo specchio e ad esser nonno ci sto arrivando, per ora so che essere padre è la cosa più bella di tutte. Qui il mio nonno è un avvocato che beve troppo, ha perso la moglie e la figlia, e si batte per tenere con sé la nipotina, sintesi di entrambe per lui. È un uomo pieno di difetti, come tutti, ma sa bene per che cosa vuole combattere e questo ciò che conta. Sempre e non solo nei film…
SILVIA DI PAOLA

3 Marzo 2015
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