Lo scandalo dei 90 giorni
8:15 pm, 26 Febbraio 15 calendario

Multe in ritardo scatta la class action

Di: Redazione Metronews
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COMUNE Ennesima puntata nella querelle dei verbali notificati oltre i 90 giorni dalla data dell’infrazione. Ieri, Altroconsumo ha inviato al Comune una diffida preliminare a una class action e il capogruppo Pdl a palazzo Marino, Tatarella, ha presentato un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale. Per l’associazione, che ha ricevuto oltre 500 segnalazioni da ottobre 2014, la Polizia locale avrebbe indotto in errore i cittadini, informandoli che i termini per notificare il verbale di accertamento decorressero dalla data in cui l’agente accertatore ha potuto registrare l’infrazione, invece che dalla data dell’infrazione stessa. Chiede quindi: l’annullamento di tutti i verbali notificati in ritardo; l’immediata modifica del testo contenuto nei verbali con la precisa indicazione che il termine di 90 giorni decorre dalla data dell’infrazione; la restituzione delle somme incassate in modo illegittimo.
Norma poco chiara
Il punto è proprio da quando far decorrere i tre mesi: il Codice della strada dice che fa fede la data dell’infrazione, o “comunque dalla data in cui la pubblica amministrazione è posta in grado di provvedere alla loro identificazione”; dicitura sibillina, per il Comune, infatti, l’imprevedibile mole di multe elevate dai sette autovelox (dal 10 marzo al 14 settembre 2014, le violazioni sono state 740.095) ha rappresentato “un fattore esterno eccezionale” che ha allungato i tempi per l’identificazione certa, autorizzando l’amministrazione a posticipare la data di conteggio.
 Emergenza finita
Da palazzo Marino fanno comunque sapere che oggi l’emergenza è finita e la notifica avviene entro i tre mesi dall’infrazione (ogni le foto è visualizzata entro 60 giorni dalla polizia locale e lavorata per una settimana, quindi viene mandata a Poste che la consegna entro altri 7 gironi), perché il numero dei verbali è diminuito. Sul Ghisallo sono passati dai 5395 del 15 marzo 2014 ai 1000 del 12 gennaio 2015. Tuttavia, quelli notificati in ritardo restano nel limbo, in attesa di una pronuncia certa e definitiva. ANDREA SPARACIARI

26 Febbraio 2015
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