Musica/Festival
1:20 pm, 11 Febbraio 15 calendario

Al Festival di Sanremo scoppia il “caso Siani”

Di: Redazione Metronews
condividi

FESTIVAL Oltre al boom di ascolti, scoppia anche il “caso Siani”. Nella prima serata della 65edizione del Festival di Sanremo il comico ha iniziato il suo monologo rivolgendo una battuta nei confronti di un bambino sovrappeso seduto in prima fila: «Ce la fai a entrare nella poltrona? Da lontano pensavo che fosse una comitiva». Ed è scattata immediatamente la polemica.
Da una parte Mauro Coruzzi . «I comici spesso per raggiungere i loro obiettivi vanno giù con il machete, non sono molto attenti alle problematiche. Trovo che non sia una maniera simpatica per fare ridere, i difetti fisici andrebbero eliminati dai pezzi comici. Se ti rivolgi ad una persona sapendo che ti può rispondere è un conto, ma ad un bambino no. Lo trovo di cattivo gusto».
Dall’altra la difesa a spada tratta di Luigi Gubitosi, direttore generale della Rai. «Direi godiamoci Sanremo, bisogna imparare a rilassarsi e ad apprezzare la satira. Non credo che Siani volesse offendere nessuno e credo che abbiamo avuto una bella serata ed a questo punto auspico che se la godano tutti e che anche le altre siano così».
Nel mezzo lo stesso Alessandro Siani. «Non entro nel merito di una battuta che può piacere o meno: questo nella mia carriera l’ha sempre deciso il pubblico ed è giusto che ognuno dica la sua. Una battuta può essere giudicata sopra le righe, un’altra può essere divertente, un’altra più o meno efficace, ma ho sempre accettato suggerimenti e commenti da parte di tutti. E li ringrazio».
«Ci tengo pero a dire una cosa – aggiunge Siani – per evitare notizie false e tendenziose che stanno girando con insistenza: quando Carlo Conti mi ha chiamato per partecipare a Sanremo, ho espresso subito a lui e alla Rai il desiderio di devolvere il mio cachet in beneficenza. Ci siamo attivati subito con gli ospedali Santo Bono e Gaslini, per capire su quali progetti potevamo intervenire, e abbiamo deciso nei giorni scorsi come destinare effettivamente la somma». Fatto sta che alla fine della puntata lo stesso Siani ha postato su Facebook una foto con il bambino “preso di mira”.
Intanto mentre su Twitter anche Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia a Montecitorio, scrive la sua («La battuta su di me è penosa. Ma mi indigna molto di più quella schifosa fatta contro un bambino, ridicolizzato con violenza. Siani razzista»), la polemica prende quota con le le dichiarazioni del sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui  Diritti dei Minori e membro della Commissione ministeriale per la stesura del Codice Tv e Minori per il quale «Il caso Siani che a Sanremo per qualsivoglia motivo, spontaneo o artatamente costruito, irride ad un bambino in sovrappeso, si inserisce in un contesto di degrado, rispetto alle norme vigenti in materia di Tv e Minori, che su Rai 1 galoppa a tutto spiano da tempo. Il tutto a pochi giorni da quando Massimo Giletti sbatte per terra un libro, a prescindere dall’autore, e nel momento in cui iniziative istituzionali e sociali spronano i giovani alla lettura, il gesto diventa anacronistico e in antitesi finanche al Contratto di Servizio che permette alla Tv di Stato di accedere al canone. Per non parlare del pomeriggio quotidiano sulla rete ammiraglia, contro il quale le segnalazioni di violazione sono incontenibili. Queste trasgressioni valgono la rescissione del Contratto di Servizio e la restituzione dei soldi agli utenti». E la polemica continua.
METRO
 
 
 

11 Febbraio 2015
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo