Show di Tiziano Ferro Arrivato da ospite sbanca il Festival
FESTIVAL Conti aveva promesso un 65° Sanremo nel solco della tradizione, con molto amore e toni conviviali. Una sorta di ibrido tra Sanremo anni Sessanta e “I migliori anni”. Rispetto alle recenti edizioni, la politica è entrata solo di sfuggita all’Ariston, molto diluita nelle battute light di Siani. Un livello più che sopportabile dall’italiano medio.
Da dimenticare il red carpet posticcio (registrato) e la chilometrica intro: 40 minuti di autopresentazione degli artisti, roba che Mtv faceva 10 anni fa . In generale, la prima serata è andata via liscia, tra i promossi: Grignani, Malika e Chiara (e i diari in pagina non hanno influenzato il giudizio). Bocciati Nek, Britti e Fabian. I Dear Jack impazzeranno, indipendentemente dal piazzamento. Potenza di Kekko Silvestre, autore del pezzo.
Applausi a scena aperta per Tiziano Ferro, al quale i dirigenti Rai, se ancora hanno un po’ di senso della realtà, dovrebbero affidare il Festival 2016 già da oggi… Della famiglia Nania diremo solo che questo regalino all’Italia anni ’40 di Dio e Patria potevano risparmiarcelo. Sui redivivi Al Bano e Romina, che dire? Per i fan, il loro madley è stata la fine di un ventennio di nostalgia, per gli altri, solo musica canaglia.
ANDREA SPARACIARI
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