Obama: “Gli Usa risorti dalla recessione”

USA «La crisi è superata. L’America è  risorta dalla recessione»: lo ha scandito a chiare lettere ieri il presidente americano  Barack Obama  nel suo sesto discorso sullo stato dell’Unione. «È necessario che tutti godano della ripresa, a partire dalla classe media che più ha sofferto negli ultimi anni».
“Determinante negli usa la politica espansiva della Federal Reserve”
«La situazione economica degli Stati Uniti è molto diversa da quella dell’Europa. Gli Usa hanno messo a segno  un aumento del Pil del 3,5%, uscendo ufficilamente dalla recessione, contro lo  0,5% della Ue e lo 0% dell’Italia. L’orizzonte comunque è meno fosco»: ne è convinto Paolo Manasse, Professore di Macroeconomia all’Università di Bologna.  
Come hanno fatto gli Usa a uscire dalla crisi?
Attraverso una  politica espansiva fiscale e monetaria. Per quanto riguarda la spesa pubblica hanno ridotto le entrate ulteriormente. Il che naturalmente ha fatto aumentare il debito degli Stati Uniti, ma non avendo problemi di fiducia da parte dei mercati, sono riusciti lo stesso a vendere i titoli e quindi a pagare gli interessi. Cosa che non è avvenuta in Grecia e in altri Paesi europei, martoriati dalla crisi di fiducia dei mercati e dallo spread.
Quanto ha inciso la forte immissione di massa monetaria nel mercato Usa da parte della Fed?
È stata fondamentale: negli ultimi 3 anni la Fed ha immesso 3  miliardi di dollari nel mercato. Da noi,  invece, dopo il 2012, c’è stato il deserto da questo punto di vista.  
Perché l’inflazione non è salita negli Stati Uniti?
Perché l’economia era in recessione. Inoltre le aziende americane sono molto più veloci a reagire agli spiragli di ripresa. Possono assumere personale senza aumentare troppo il costo del lavoro e pagano  meno tasse delle nostre imprese.
C’è speranza allora per noi?
Sono  moderatamente ottimista. Il crollo dei prezzi del petrolio è sicuramente un buon inizio.
VALERIA BOBBI