Pendolari Lombardia
7:12 pm, 21 Gennaio 15 calendario

“Dati poco chiari sui bonus di Trenord”

Di: Redazione Metronews
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TRASPORTI «Visto che il neo assessore ai Trasporti della Regione ha voluto incontrare i pendolari bergamaschi (lui, bergamasco, eletto in quella provincia), confidiamo che trovi il tempo per incontrare anche noi rappresentanti di tutti i pendolari lombardi». A parlare è Simone Verni, delegato alla Conferenza regionale del Tpl. Un auspicio e una richiesta la sua, visto che con i colleghi ha scritto a tutte le forse politiche chiedendo un’attenzione maggiore al Tpl. Per ora hanno incontrato Pd e Patto Civico, a breve sarà volta di M5S. «Ma non è una scelta politica», avverte Verni, «questi partiti hanno risposto all’appello. Ma noi vogliamo incontrare tutti, perché rappresentiamo tutti i pendolari che votano tutti i partiti».
Cosa chiedete alla Regione?
Che la Conferenza non sia solo un tavolo dove ci vengono riferite scelte già fatte, ma che sia un luogo di confronto reale tra noi utenti e Regione. Poi che il Pirellone aumenti i controlli sulle performance di Trenord, che nessuno è in grado di conoscere! È assurdo: noi pendolari siamo i clienti di Trenord e i datori di lavoro dei politici regionali, ma nessuno ci considera.
Ma su quei dati si calcolano le penali…
Appunto: pensi che noi rappresentanti non siamo in grado di capire come calcolano i bonus. Non la formula, ma i numeri usati, perché a darli alla Regione è la stessa Trenord. 
 
Quindi Trenord dà alla Regione i dati in base ai quali la Regione poi “multa” Trenord, giusto?
Esatto.
Maroni aveva puntato molto sul Tpl in campagna elettorale, cos’è cambiato rispetto alla giunta Formigoni?
C’è stata una regressione. Con Formigoni l’assessore era Cattaneo, che almeno era competente. Con Maroni siamo al terzo assessore in due anni. Il primo Del Tenno, non capiva molto di trasporti; il secondo, Cavalli, il peggiore, inesistente; da dicembre c’è Sorte, vedremo…
La giunta, prima di prolungare il contratto a Trenord per 5 anni, vi ha consultato?
No. Infatti chiediamo che siano rivisti gli appalti. Vogliamo contratti più lunghi  (che permettano alle aziende di investire), ma con società serie, non come Trenord.  
ANDREA SPARACIARI

21 Gennaio 2015
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