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7:41 pm, 18 Gennaio 15 calendario

Quirinale, Lidia Ravera “Serve un presidente ossimoro”

Di: Redazione Metronews
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ROMA Per rappresentare e guidare l’Italia serve un profilo alto e complesso. Lo afferma Lidia Ravera, scrittrice fin dai tempi di “Porci con le Ali” e assessore alla Regione Lazio.
Che caratteristiche deve avere per lei il prossimo Presidente della Repubblica?
Per me il Presidente della Repubblica deve essere una serie di ossimori: serio ma creativo, animato da spirito di servizio ma capace di intuire quali saranno i bisogni dei cittadini e precederli, onesto ma ben deciso a non considerare questa una qualità rara bensì una precondizione necessaria a dirigere qualsiasi cosa ( anche un asilo, figuriamoci un Paese!). Vorrei che fossi un uomo o una donna con esperienza anche politica, non “un politico” nel senso di un pollo allevato nelle segreterie dei partiti. Vorrei che fosse una persona molto colta, molto intelligente. Più colta e più intelligente di me.
Un intellettuale?
La classe dirigente deve essere composta dai migliori. Gente da cui si può imparare. Un intellettuale? Sì. Un intellettuale con esperienza politica. Vorrei che fosse più giovane di Napolitano, ma più vecchio di Renzi. Ci vuole un grande equilibrio per mandare avanti l’Italia: equilibrio, ironia, niente da perdere, una carriera solida dietro le spalle, fuori dall’età in cui devi piacere a tutti, forte come chi è maturato/a bene. 
Meglio una donna?
Sarebbe bello che fosse una donna. Ma una donna non “uoma”, una donna espressa dal pensiero della differenza e dalle lotte delle donne. Non semplicemente una che non ha sesso maschile.
Cosa non deve assolutamente essere… 
Non deve assolutamente essere una persona moralmente fragile,  uno in vendita, un fazioso. Deve avere un casellario giudiziario intonso. 
Di cosa ha veramente bisogno l’Italia?
L’Italia ha bisogno di buoni esempi. Di anime nobili. Di carriere cristalline. Di coraggio. Di senso d’appartenenza a una Nazione che può smettere di essere scandali& barzellette, subito, e ripartire, e ridiventare orgogliosamente mediterranea e splendidamente nordeuropea. Con il fascino della lentezza ( guardare, valorizzare il bello) e la sfida dell’efficienza.
ANTONELLA FIORI

18 Gennaio 2015
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