Giallo sabotaggio al San Camillo

ROMA L’unica certezza è che dietro all’improvviso “black out” nell’erogazione di ossigeno in più reparti del San Camillo, avvenuta lunedì sera, c’è la mano di qualcuno. Ne sono convinti i tecnici chiamati immediatamente dal dg dell’ospedale, Antonio D’Urso, che hanno individuato una valvola manomessa nei sotterranei del nosocomio. Le tubature d’ossigeno corrono nei sotterranei del San Camillo e l’impianto viene controllato regolaremente.
L’ultimo check up era stato fatto poche ore prima del presunto sabotaggio. Ed è solo grazie alle procedure di sicurezza attivate dagli infermieri e dai medici, se l’improvviso abbassamento dell’erogazione non ha provocato vittime. Sull’episodio indagano anche i carabinieri.
«È un fatto gravissimo. Ci auguriamo che su questa inquietante vicenda venga fatta presto piena luce» ha commentato in un comunicato il presidente della Regione Nicola Zingaretti, che ha ringraziato lo staff del San Camillo per aver evitato il peggio.
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