Scontri e bombe carta rovinano la stracittadina

ROMA Gli oltre 1.200 agenti schierati ieri all’Olimpico hanno evitato che fuori dallo stadio il derby venisse ricordato per l’ennesima guerriglia urbana, ma anche questa volta una partita di calcio è stata rovinata dagli scontri. Prima del match alcuni tifosi hanno esploso alcune bombe carta, senza però ingaggiare scontri con le forze dell’ordine. Un tifoso è stato denunciato per aver tentato di scavalcare i cancelli nel settore distinti nord, mentre nel servizio di filtraggio intorno allo stadio gli agenti ritrovavano dentro un’auto (e sequestravano)  18 bombe carta, 6 molotov, 25 bastoni, un pugnale e una mazzetta.
Dopo il match polizia, carabinieri e finanzieri in assetto antisommossa, per evitare contatti tra romanisti e laziali, sono stati investiti dal lancio di sassi, petardi e bottiglie. Tra Ponte Duca D’aosta e lungotevere Maresciallo Diaz. I tifosi protagonisti degli scontri sono stati dispersi, ma per farlo gli agenti hanno dovuto procedere in assetto antisommossa fino a ponte Milvio e fino al colle della Farnesina. Un tifoso laziale, lievemente ferito alla testa dopo un corpo a corpo con un supporter giallorosso, è stato portato al Gemelli. Contusi quattro poliziotti, mentre un carabiniere è rimasto ferito per l’esplosione di un petardo imbottito di chiodi.
Alcuni tifosi sono stati fermati e accompagnati in Questura. In strada, a supporto della polizia c’erano 200 vigili, molti dei quali secondo i sindacati sono stati sottratti dai servizi in periferia. Alla polizia locale sono andati comunque i ringraziamenti del sindaco Marino.
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