Marino: “Scorte? sì, ma in periferia”

ROMA A dispetto del sondaggio, commissionato dall’ex capogruppo Pd D’Ausilio prima del terromoto sull’inchiesta Mondo di Mezzo, e che dava il sindaco Ignazio Marino, in caduta libera, ieri è stata una giornata salutare per il primo cittadino, che nel corso di diverse iniziative tra il Testaccio e il centro, ha registrato la vicinanza di tantissimi romani che lo hanno incoraggiato ad andare avanti.
Ed è stata l’occasione per il sindaco, di tornare sull’inchiesta della procura che sta facendo luce nell’intreccio tra criminalità, economia e politica. «Sono convinto che la procura debba fare bene il proprio lavoro, un lavoro che noi abbiamo in qualche modo aiutato fin dall’inizio contrastando tutto quello che ci sembrava malaffare. Certamente noi siamo amministratori. L’aiuto delle forze dell’ordine, dei carabinieri del Ros e della magistratura è assolutamente necessario perché non siamo specialisti in criminalità ma credo buoni e sani amministratori» ha detto Marino a margine della cerimonia di riattivazione dell’orologio nell’omonima piazza.
«Non ho bisogno della scorta, semmai mi interrogherei sulle centinaia di persone che in questa città hanno la scorta, forse non necessaria. Forse quegli uomini e quelle macchine potrebbero essere utilizzate per esempio per la sicurezza nelle nostre periferie» ha poi aggiunto il primo cittadino.
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