“Prematuro parlare di una terza Intifada”
ROMA Andrea Margelletti, Presidente del Ce.S.I. – Centro Studi Internazionali.
Possiamo dire che sta iniziando una terza Intifada?
Ancora prematuro, soprattutto perché l’utilizzo di armi comuni o di veicoli come armi non è iniziato in Israele come in altri contesti. Il problema è che la quotidianità sta diventando strumento di morte.
Questi attacchi influenzeranno il processo di pace?
Mi farebbe piacere vedere un processo di pace. Da troppo siamo in stallo per errori gravissimi da una parte e dall’altra.
A chi giova questa escalation?
Le escalation giovano sempre a tutti e nascono perché da entrambe le parti non c’è volontà a trovare un punto di contatto. Nei momenti di poca lucidità sono le ali estreme degli schieramenti, i falchi, a giovarne.
La religione è parte del problema?
Decisamente sì e quindi la religione deve essere parte della soluzione. Nel breve medio termine non vedo comunque la possibilità di un cambio radicale di marcia. Troppe occasioni buttate via da una parte e dall’altra.
SERENA BOURNENS
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