Isis
7:20 am, 6 Novembre 14 calendario

Il bestiario dell’Isis Tutte le violenze e le follie dello Stato islamico

Di: Redazione Metronews
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SIRIA «Vi sposeremo con la forza»: è l’ultima minaccia dei jihadisti dell’Isis alle combattenti curde. Uno scontro che è culturale ben più che militare. Le peshmerga hanno ribattuto «Pronte a morire piuttosto che finire nelle mani dei jihadisti». Gli uomini dell’«Is pensano che se vengono uccisi dalle donne peshmerga non andranno in Paradiso. Ci vogliono sottomesse, ma hanno paura di noi». 
Donne all’asta
Lo Stato islamico è solito catturare donne e bambini considerandoli bottino di guerra e assegnandoli ai combattenti. Si tengono aste ed è stato reso noto un vero e proprio tariffario per la  vendita delle donne cristiane e yazide, per impedire un eccessivo ribasso dei prezzi. Una donna tra i 40 e i 50 anni costa circa 35 euro, 50 euro è il prezzo tra 30 e 40 anni, 70 euro per la fascia d’età 20-30 anni e 100 euro per quella 10-20 anni. Per tutti i bambini da uno a nove anni la tariffa è di 140 euro.
Giustizia violenta
Dopo secoli, l’Isis ha riportato in Siria e Iraq punizioni barbare. Prima fra tutte la lapidazione, specie di donne “impure”, già applicata in alcuni casi recenti, pubblicizzate sul web come le mutilazioni dei nemici, le torture, le crocifissioni, le decapitazioni degli ostaggi, le esecuzioni di massa. L’orrore e il terrore non sono un caso, ma una precisa ed efficace strategia. 
Barbarie culturale
I miliziani censurano l’istruzione, vietano alle donne di studiare, bandiscono le facoltà di Ginnastica, Filosofia e Archeologia. Hanno distrutto monumenti secolari, compresi santuari islamici. Però si arricchiscono col traffico di reperti archeologici oltre che di petrolio. 
Offerte di lavoro
Intanto lo Stato islamico ha assunto uno stilista, ha dettato le regole per i giornalisti, e cerca un manager petrolifero da 180 mila euro l’anno, purché fondamentalista.
OSVALDO BALDACCI 

6 Novembre 2014
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