Kamikaze dell’Isis fanno strage a Kabul, almeno 5 morti

Kamikaze dell’Isis fanno strage a Kabul: due attentatori dello Stato Islamico si sono fatti esplodere nel pomeriggio davanti all’ingresso del ministero degli Esteri afghano, uccidendo almeno 5 persone. Le immagini del luogo dopo l’attentato mostrano diversi corpi distesi sulla strada che costeggia il ministero. «Oggi doveva esserci una delegazione cinese al ministero, ma non sappiamo se fosse presente al momento dell’esplosione», ha detto il viceministro dell’Informazione e della Cultura, Muhajer Farahi. Secondo alcune informazioni non confermate, dopo la prima esplosione ne sarebbe stata avvertita una seconda. L’Isis ha riferito infatti, nella rivendicazione, che due suoi membri «hanno attaccato un grande hotel frequentato da diplomatici e uomini d’affari cinesi a Kabul, dove hanno fatto detonare due ordigni esplosivi nascosti all’interno di due borse». L’attentato è avvenuto a dieci giorni di distanza da quello compiuto sempre dall’Isis contro uno degli ingressi dell’aeroporto militare di Kabul.

Kamikaze dell’Isis

Sono almeno una quarantina i feriti che sono stati ricoverati finora al centro chirurgico per vittime di guerra di Emergency: secondo il direttore del programma della Ong italiana in Afghanistan, Stefano Sozza, il bilancio è ancora provvisorio. L’esplosione è avvenuta alle 16 locali nella piazza Malek Ashgar, vicino al ministero degli Esteri e molto vicino all’ospedale dell’associazione. «Fino ad ora abbiamo ricevuto oltre 40 pazienti in ospedale, difficile stilare un bilancio, le attività sono ancora in corso – spiega Sozza – si tratta della prima mass casualty del 2023, ma di certo da inizio 2022 una di quelle con più pazienti. Tanto che abbiamo dovuto predisporre letti anche nelle cucine e nella sala mensa».

Una lunga scia di sangue

Dopo l’agosto del 2021 sono continuati gli attentati nella capitale afghana, ricorda Emergency. Nel periodo compreso tra metà agosto 2021 e metà giugno 2022 sono state 2.106 le vittime civili (700 morti, 1.406 feriti) di attacchi riconducili a gruppi armati. Durante l’anno appena conclusosi l’Ong ha gestito nel suo Centro chirurgico per vittime di guerra di Kabul 29 «mass casualty» per un totale di oltre 380 pazienti; nello stesso 2022, i pazienti trattati nell’ospedale di Kabul sono stati oltre 12.800, per un totale di oltre 2.500 ammissioni e oltre 4.500 operazioni chirurgiche. Queste ultime hanno riguardato per il 99% ferite da arma da fuoco, arma da taglio, da esplosione.