Voto USA
8:21 pm, 5 Novembre 14 calendario

Obama è un’anatra zoppa Trionfo repubblicano alle elezioni americane

Di: Redazione Metronews
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USA È un’America ‘bipolare’, quella del voto di Mid-term. Elegge i candidati conservatori (e boccia l’Amministrazione democratica del presidente Obama). Però, anche negli Stati più rossi, cioè più repubblicani, passano referendum per la marijuana libera, l’aborto, le unioni omosessuali. Come se politica e società siano, in parte, dissociate.
La sconfitta dei democratici era annunciata, ma è persino più larga del previsto. I repubblicani, che già controllavano la Camera, conquistano anche il Senato, facendo razzia dei seggi in bilico, North Carolina e West Virginia, Iowa e South Dakota, Arkansas e Colorado e Montana. Ora, il Congresso è tutto loro.
Per Barack Obama, si profila una conclusione del doppio mandato complicata. Il presidente ha davanti a sé il periodo più difficile alla Casa Bianca: due anni da ‘anatra zoppa’,  un incubo che hanno già sperimentato prima di lui solo Dwight Eisenhower, Ronald Reagan, Bill Clinton e George W. Bush – però tre degli ultimi quattro presidenti.
Per le prossime presidenziali, quando Obama non sarà più candidato, democratici e repubblicani dovranno produrre nuovi campioni: si va verso un’alternanza di colore – sicuro – e di genere – forse -, non necessariamente di partito. Davanti a un’opinione pubblica tentata dall’anti-politica, i due maggiori partiti dovranno anche smarcarsi dalle spese sostenute per la campagna di Mid-term costata la cifra record di 4 miliardi di dollari, oltre 50 dollari per ogni cittadino andato alle urne.
Diverse le reazioni ai risultati elettorali. Obama, che s’aspettava la batosta, incontra venerdì i leader del Congresso, per fare il punto. Fra i repubblicani, c’è chi offre collaborazione legislativa: i conservatori devono sottrarsi alla trappola del partito che boccia tutto e paralizza l’Unione, che potrebbe trasformare la vittoria in un boomerang. Ma c’è chi, come Ted Cruz, uno da Tea Party, possibile aspirante alla nomination 2016, ha propositi bellicosi: «Cancelleremo l’obbrobrio della riforma sanitaria».
Certo, Obama è meglio come candidato che come presidente. Era facile prevedere che l’America si sarebbe prima o poi stancata d’un comandante in capo che tentenna più di quanto decida e pencola al dialogo non sapendo dare diktat. Ma due anni di paralisi e zero leadership a Washington sono un rischio non solo per gli Usa.
GIAMPIERO GRAMAGLIA
euractiv.it
Scheda: I irsultati dei referendum
Il quadro politico sconvolto dal voto oltre a mettere in difficoltà Obama costringendolo a trattare su ogni progetto, disegna anche un quadro variegato tramite i referendum nei diversi Stati, di cui la politica dovrà tener conto. Cresce la liberalizzazione della cannabis: bocciata in Florida, è passata in Oregon, Alaska e a Washington, dove però il Congresso conservatore può mettere il veto: scontro in vista. Washington estende i controlli su chi vende o trasferisce armi. Il Colorado ha bocciato l’etichettatura degli Ogm. Arkansas, Nebraska e Sud Dakota hanno deciso l’innalzamento del salario minimo. In Massachusetts  bocciato il no ai casinò. Colorado e Nord Dakota hanno respinto proposte anti-abortiste.
METRO

5 Novembre 2014
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