La Roma vola a Monaco Difesa ko contro gli alieni del Bayern

CALCIO Per la testa, più che per la classifica. La Roma, volata ieri a Monaco, affronta gli alieni di Guardiola in una sfida che non prevede esami di riparazione. Non tanto per le sorti del girone, che si decideranno a Mosca (25 novembre) e nello scontro casalingo con il City (10 dicembre), quanto per l’autostima. Già, perché contro una delle squadre più forti d’Europa, i giallorossi hanno il compito di chiarire una volta per tutte se sono più simili alla Roma tosta che ha fatto tremare Manchester e Torino o al collettivo che si è liquefatto davanti a Bayern e Napoli. Peccato, però, che Garcia arrivi alla partita della verità con poche certezze e tanti grattacapi. Soprattutto in difesa. Ieri Torosidis ha preso parte alla rifinitura e proverà a stringere i denti. Se non ce la dovesse fare, al suo posto è pronto Florenzi. Ancora viva, invece, l’idea rombo per il centrocampo, dove Pjanic potrebbe essere schierato trequartista per lasciare spazio a una mediana tutta muscoli e far rifiatare Totti. In questo caso, il compito di affiancare Gervinho sarà affidato a uno fra Destro e Iturbe.
GARCIA VEDE NERO La Roma ha una sola possibilità su dieci di fare risultato a Monaco. Parola di Rudi Garcia. Dopo l’entusiasmo che aveva preceduto la gara di andata, ieri il tecnico giallorosso ha scelto il basso profilo. «Abbiamo poche chance di fare un risultato positivo – ha detto il mister – ma quello che conta sarà il contenuto. Sì può perdere con il Bayern, il problema è come. All’andata è stato un incidente e abbiamo reagito bene. Non entreremo in campo come vittime, ma sappiamo che le gare decisive sono con Cska e City». Possibile, quindi, vedere una Roma più abbottonata. «Se abbiamo una linea che riteniamo buona la dobbiamo seguire – ha aggiunto Garcia – questo non vuol dire che dobbiamo essere stupidi, che non ci dobbiamo adattare per 90’ quando si affronta una squadra più forte come quella di Guardiola».
ANDREA ROMANO
(foto twitter.com/officialasroma)