Kobane sventola bandiera nera

siria – Gli jihadisti sunniti dello Stato islamico (Isis) hanno issato le loro bandiere nera nei sobborghi orientali di Kobane, la città al confine tra Siria e Turchia ormai da settimane teatro di violentissimi scontri tra i peshmerga curdi e i miliziani islamici. Due bandiere di colore nero, come quelle del Califfato Islamico, sono visibili in cima a un edificio di 4 piani, in una zona vicinissima a quella dei combattimenti, a documentare l’avanzata dell’Isis verso il confine. E da Kobane oltre duemila abitanti sono stati evacuati con l’arrivo dell’Isis. Domenica notte, tuttavia, – secondo quanto riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani – almeno 20 jihadisti di Isis sarebbero stati uccisi mentre con il favore delle tenebre cercavano di entrare in città.    La Turchia, dal canto suo, avrebbe scambiato con l’Isis oltre 180 jihadisti, fra cui due britannici, in cambio di 46 diplomatici di Ankara e tre iracheni, rapiti dallo Stato islamico nei mesi scorsi. A riferirlo è il Times di Londra. Intanto Egitto è stato diffuso un nuovo video dell’orrore in cui si mostra alla fine la decapitazione di tre egiziani accusati di essere «spie del Mossad».
Un ostaggio scrive
L’ostaggio statunitense Peter Kassig,  minacciato di essere decapitato dallo Stato islamico (ex Isil) a giugno ha inviato una lettera alla famiglia. Kassig, 26 anni – che si è convertito all’Islam ed ora preferisce farsi chiamare Abdul Rahman – ha scritto ai genitori che aveva paura di morire. il giovane è stato rapito un anno fa.
(metro)