Papa Francesco in Albania Sacrilegio uccidere in nome di Dio

Albania. «Nessuno pensi di poter farsi scudo di Dio mentre progetta e compie atti di violenza e di sopraffazione! Nessuno prenda a pretesto la religione per le proprie azioni contrarie alla dignità dell’uomo e ai suoi diritti fondamentali. Nessuno può usare il nome di Dio per commettere violenza! Uccidere in nome di Dio è un grande sacrilegio! Discriminare in nome di Dio è inumano!». Questa forte invettiva ha caratterizzato il viaggio lampo di Papa Francesco a Tirana, dove il Pontefice ha ascoltato con le lacrime agli occhi le testimonianze di un sacerdote reduce dalle prigioni del regime comunista dove è stato torturato per 27 anni e di una suora che per 40 anni ha dovuto agire in incognito. «Discriminare in nome di Dio è inumano – ha denunciato il Papa nell’incontro con i leader delle altre religioni – L’intolleranza verso chi ha convinzioni religiose diverse dalle proprie rappresenta un nemico molto insidioso, che oggi purtroppo si va manifestando in diverse regioni del mondo».
 
(Metro)