Piano Tpl del governo scomparso nel nulla

Roma. Che fine ha fatto il piano del governo per il trasporto pubblico? Era atteso per giugno, quando il ministro Lupi lo aveva annunciato proprio in un’intervista sulle pagine di Metro. Ma non se n’è fatto nulla. Un’altra fumata nera questa settimana: il piano che deve mettere ordine nel Tpl era stato promesso in occasione della Settimana europea della Mobilità sostenibile. Era stato addirittura predisposto un appuntamento, mercoledì scorso, con i due ministri interessati, Gian Luca Galletti per l’Ambiente e, appunto, Lupi. Ma ancora una volta un nulla di fatto. La Settimana terminerà lunedì e nel week-end non sono previsti appuntamenti ministeriali. Galletti ha presenziato all’evento di apertura con Euromobility. Ma, del piano non s’è parlato.
Un braccio di ferro da 240 milioni
Dietro il rinvio a data da destinarsi, secondo fonti di settore e parlamentari, c’è un braccio di ferro che vale 240 milioni. Tanto serve all’Atac di Roma per sistemare il buco nero del bilancio. Una società sull’orlo del fallimento e che rischia di lasciare senza benzina gli autobus della Capitale. La Regione ne ha stanziati 140, ma non bastano. Ora Marino chiede fondi al governo ma da altre regioni (oltre che dal Tesoro) arrivano altolà al ministro: se si aiuta Roma allora bisogna poi fare lo stesso con la Campania (dove si susseguono i disservizi e gli scioperi) oppure con la Liguria o il Piemonte. Una bella gatta da pelare. E nel frattempo, per i pendolari, l’odissea continua.
 
(Stefania Divertito)