9:39 pm, 8 Settembre 14 calendario

Il comune valsusino coi vessilli No Tav

Di: Redazione Metronews
condividi

Il “marchio di fabbrica” della protesta contro l’alta velocità è finito sulla facciata del municipio di Almese, piccolo comune della Val Susa. Non per opera degli antagonisti, ma per volontà del primo cittadino, Ombretta Bertolo. Nel fine settimana due striscioni con la caratteristica scritta rossa “No Tav” su sfondo bianco e il disegno con un treno cancellato da una X sono comparsi sulla sede del Comune. «Li abbiamo apposti perché nel week end c’è stato un concerto con un gruppo musicale Occitano, i Lou Dalfin, el corso di un’iniziativa del Comune per la difesa del territorio valsusino. Un enorme successo di pubblico e di immagine» si è giustificato il sindaco Bertolo.
Ma i due striscioni sono rimasti esposti anche ieri, come documentato dal sito antagonista autistici.org. E l’iniziativa ha fatto infuriare Davide Gariglio, segretario regionale del Partito democratico e capogruppo in regione: «Strumentalizzare edifici pubblici con gli striscioni No Tav è una violazione di legge. Se tutti gli amministratori pubblici in posizione di presunta maggioranza imponessero la propria posizione all’esterno degli edifici pubblici, non credo che potremmo dichiarare di vivere in una comunità democratica». Per la consigliera regionale M5S, Francesca Frediani invece, gli striscioni sono «perfettamente legittimi. La popolazione di Almese ha dimostrato con il voto la propria contrarietà al Tav. E poi gli spazi sono spesso sono utilizzati per inviare messaggi, come nel caso dei Marò detenuti in India».
(Metro)

8 Settembre 2014
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo