Io e Pedro sempre uniti

Carmen Maura e Pedro Almodovar. Due carriere legate per sempre. Perché, chi riuscirebbe a slegare l’immagine di Carmen dai film di Pedro? «Anche se io nel frattempo ho lavorato con molti altri registi, da Carlos Saura a Damiano Damiani, a Francis Coppola in Argentina, tutti mi associano a Pedro», risponde Carmen Maura, che dal 10 luglio vedremo al fianco di Stefano Dionisi nei panni di una madre ossessiva e possessiva, ne “La Madre” di Angelo Maresca. Si tratta di un dramma ispirato alle pagine di Grazie Deledda su un amore impossibile di un prete.
È un personaggio lontanissimo dalle donne tragicomiche di Almodovar…
Non solo. Direi che questo è il personaggio più drammatico di quelli interpretati sino ad oggi e anche il più difficile, perché parla poco e dovevo riuscire a rendere una gamma di emozioni e ossessioni solo con l’espressività.
Lei, comunque, ama di più i personaggi comici?
Sì, amo far ridere il pubblico e so che se il pubblico ride porta soldi al cinema e questo è più importante della critica!
Quindi Almodovar era il suo regista ideale?
Sì, mi ha regalato i personaggi più belli e io gli ho dato tutta me stessa, anche se su alcuni set – come quello di “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” – mi veniva davvero da piangere, perché c’era un sacco di tensione tra noi. Ho lavorato con Pedro quando ancora non era nessuno e tutti mi dicevano che era scandaloso e pazzo. Era la scelta giusta, lo sapevo.
Silvia di Paola
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