Dalla Tav benefici per 120 milioni

«La Torino-Lione è fondamentale, sia perché il cantiere creerà tra i 5.000 e i 6.000 posti di lavoro, sia per le ricadute economiche sul territorio: in 12 anni arriveranno in Val Susa 120 milioni di euro per le opere di compensazione». È quanto ha sottolineato la presidente degli industriali di Torino, Licia Mattioli. Lei e una delegazione di circa 20 imprenditori piemontesi ieri hanno potuto visitare per la prima volta il cantiere Tav di Chiomonte, dove è in corso la realizzazione del tunnel geognostico, grazie a un’iniziativa dell’associazione Transpadana.
Lo stato dei lavoriGli imprenditori, muniti di caschetto e pettorine, hanno potuto entrare dentro il tunnel e vedere la grande talpa al lavoro. La fresa fino a oggi ha scavato 731 metri di tunnel, una media di 300 metri al mese, 10 metri al giorno. «Ci ha colpito la grande sicurezza del cantiere, tutto è sotto controllo», ha aggiunto la presidente di Confindustria Torino.
La frecciata ai No Tav«In un momento storico come questo – ha detto Mattioli – si tratta di ricadute economiche di grande rilievo, nessun’altra opera di questa portata si sta realizzando in Italia. Voglio anche aggiungere che in un Paese democratico quando si prende una decisione non si rimette continuamente in discussione». Un chiaro riferimento alle lotte No Tav che spesso hanno finito di prendere il sopravvento rispetto agli aspetti economici dell’opera. «Mi ha colpito l’orgoglio degli operai che lavorano su tre turni nel cantiere. Sono soddisfatti di partecipare alla realizzazione di un’opera strategica», ha sottolineato il direttore dell’Unione Industriale di Torino, Giuseppe Gherzi. Attualmente nel cantiere di Chiomonte lavorano 150 persone, la maggior parte delle quali sono valligiani, così come alcune imprese che fanno parte dell’indotto Tav.
(Rebecca Anversa)