Saif Gaddafi in tribunale Importanti rivelazioni

Londra – Inizia oggi il processo a Saif Gaddafi, uno dei figli dell’ex presidente libico. L’ex cittadino londinese, tornato in Libia per sostenere il regime durante la primavera araba, è accusato di corruzione e crimini contro l’umanità, tra cui tortura, stupro e omicidio. Incriminato anche dalla Corte penale internazionale dell’Aja, il governo si è però rifiutato di consegnarlo. Il processo è già stato rinviato più volte. Metro ha parlato con Teodore Karasik, direttore della Ricerca e consulenza presso l’Istituto di analisi del Vicino Oriente e del Golfo (INEGMA ) a Dubai.
Saif Gaddafi avrà un processo equo?Sarà difficile dargli un giusto processo, semplicemente per le circostanze politiche del suo arresto. Saif è visto come unprodotto del vecchio regime, quindi l’esito del suo processo sarà più un atto d’accusa del vecchio regime che l’accertamento della sua colpevolezza. Di positivo c’è che si cercherà di far emergere tutte le verità del regime.
Potrebbe essere imbarazzante per i governi stranieri?Sì, molto imbarazzante. Si potrebbero rivelare fatti scomodi come è succeso con Wikileaks e Edward Snowden. Molto è ignoto di quello che è accaduto tra il 2002, quando la Libia ha abbandonato le armi di distruzione di massa avvicinandosi all’Occidente, e il 2011, quando è iniziata la primavera araba.
La Libia è uno stato funzionale oggi?Sta cercando di esserlo. Ma per ogni passo che fa in avant , sembra farne anche cinque indietro. È una società tribale, con migliaia di milizie operanti in diversi settori.
(elisabeth braw, metro world news)