12:03 am, 3 Febbraio 14 calendario

Dave van Ronk firmato Coen

Di: Redazione Metronews
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Cinema. «Ci viene più semplice rappresentare l’insuccesso che il successo, l’uomo marginale piuttosto che l’uomo di successo». Così parlano i  fratelli Ethan e Joel Coen sintetizzando brutalmente ma efficacemente tutto il loro cinema, incluso l’ultimo malinconico capitolo “Inside Llewyn Davis”, Gran Premio della Giuria a Cannes, candidato a due Oscar e dal 6 febbraio nei nostri cinema col titolo “A proposito di Davis” per raccontarci di Dave van Ronk (scomparso nel 2002 e qui interpretato da Oscar Isaac), chitarrista e arrangiatore poco noto ai meno esperti di folk ma fonte di ispirazione anche per Bob Dylan.
Perché avete scelto  lui? Abbiamo sempre amato la musica, e volevamo fare un film che raccontasse di quel periodo così ricco di prospettive e arte e di un uomo poco noto ma fondamentale nella storia della musica.
Perché proprio quel momento? Ci affascinava il mondo socio-musicale dell’area di Greenwich e l’abbiamo esplorata raccontando l’insuccesso di un ragazzo talentuoso ma umorale, teso all’autodistruzione.
Un mondo emblematico? Un mondo più piccolo e molto diverso che già stava terminando quando arrivò Bob Dylan. Erano tanti gli artisti sulla scena del Village in quel periodo e non tutti diventarono stelle del folk, tranne Van Ronk e i New Lost City Ramblers.
Questo è il vostro terzo film finanziato da soldi europei esteri, un po’ come ormai avviene a Woody Allen. È un caso? In realtà ci siamo rivolti a uno Studio francese con il quale abbiamo già lavorato in precedenza e con il quale abbiamo un ottimo rapporto di lavoro, quindi per noi è stata una scelta naturale.
(Silvia Di Paola)

3 Febbraio 2014
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