Rimborsopoli i cittadini si oppongono alle archiviazioni

Una richiesta di opposizione all’archiviazione delle posizioni dei 17 consiglieri regionali, la maggiorparte dei quali di centrosinistra, nell’ambito dell’inchiesta Rimborsopoli è stata stata presentata ieri da tre privati cittadini con l’aiuto dell’avvocato, Maurizio Vecchio. Sarà il gip Roberto Ruscello a stabilire se è il caso o meno di accogliere la loro proposta di riaprire le indagini. Uno dei tre è un esponente sindacale dell’Ugl.
«I miei assistiti – spiega l’avvocato Vecchio – hanno agito in base a un decreto legislativo del 2000, che permette al cittadino elettore di agire sostituendosi agli enti pubblici che in occasioni come questa non prendono iniziative. Qui abbiamo posto rimedio all’inerzia della Regione, che per un evidente posizione conflittuale non ha proposto alcuna opposizione e si presume che non si costituirà nemmeno parte civile».
Ciò che non convince della richiesta di archiviazione è il “metro” di valutazione adottato dalla Procura per valutare la responsabilità dei singoli Consiglieri. «Introdurre il principio di “buona fede” non è condivisibile da un punto di vista giuridico – spiega il legale –. Per quanto di modesta entità l’acquisto di regali di Natale con denaro pubblico o il pagamento di pranzi in occasioni di manifestazioni politiche non possono considerarsi “attività istituzionale”, ma attività di promozione politica o di “marketing politico”». L’udienza è fissata per il 9 aprile.
rebecca annversa
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