12:03 am, 27 Gennaio 14 calendario

Metro Story Galeotto fu il free paper 2

Di: Redazione Metronews
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Scendi le scale di una fermata della metropolitana, timbri il biglietto e vai all’ultimo sedile dell’ultima panchina! Ti aspetta lì, in bella vista: Metro. Una copia in ogni fermata. Ogni fermata ha la sua storia… Gianni aveva, irrimediabilmente, perso la testa per quella ragazza. Chiamò “Alice” anche il suo professore di Lettere. Che però, stranamente, apprezzò molto. Quando cominciò ad articolare frasi del tipo: “Mamma, passami un bicchiere d’Alice, grazie” oppure: “Sbrigati a uscire dal bagno nonna, mi scappa l’Alice”, suo padre cominciò a preoccuparsi seriamente. Avrebbe dovuto pensare a laurearsi, ma andava più a teatro e al cinema che all’Università. Una ragazza, che nemmeno conosceva fisicamente, era il suo unico pensiero. Possibile? Lo domandava anche al suo amico del cuore, tale Peppino: un ragazzo alto, magrissimo e che usava spesso un intercalare: “Oggi le cose vanno così”.  “È normale che quella ragazza mi sia entrata nel cervello in questo modo, cara Alice?” “Mi chiamo Peppino, comunque lo sai… Oggi le cose vanno così.” Fine della conversazione. Gianni, quel lunedì mattina, mentre aspettava la metropolitana, cerchiò in rosso sul “free paper galeotto”, il film che avrebbe visto quella sera: “C’era una volta a New York”, evidenziando anche la sala in cui l’avrebbe visto e l’orario. Non era mai stato così preciso. Sperava che Alice si fosse unita a lui. Si sarebbero riconosciuti? Una cosa era certa: o Alice rmr veniva allo scoperto o doveva smetterla di chiamarci il professore di Lettere che, tra l’altro, apprezzava sempre di più.  Continua lunedì…
 
(Claudio Proietti, scrittore e regista)
(Illustrazione di Gloria Sirabella)

27 Gennaio 2014
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