7:30 pm, 16 Gennaio 14 calendario

SACCOMANNI MINI IMU ERA INEVITABILE

Di: Redazione Metronews
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Roma. Il 24 gennaio sarà l’ultima data utile per il pagamento della mini-Imu, il che «consente la contabilizzazione delle entrate nel 2013». Lo ha ribadito il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, in un’audizione in commissione Finanze alla Camera. Per Saccomanni, la mini-Imu costerà «meno del 10% di quanto sarebbe stato altrimenti dovuto» e assicura «un trattamento equo dei contribuenti, non discriminandoli in base alla tempistica con cui i Comuni sono intervenuti sul tributo».
Il Governo è cosciente dell’impatto
Gli aumenti delle aliquote Imu dei Comuni – ha sottolineato il ministro – «si sono resi necessari per salvaguardare l’equilibrio di bilancio data l’impossibilità di attivare strumenti impositivi alternativi». Saccomanni ha ricordato che tra le coperture individuate per abolire la seconda rata Imu sulla prima casa c’è anche «l’introduzione di un acconto per l’imposta sostitutiva che riguarda le attività finanziarie detenute in regime di risparmio amministrato». Il Governo «è cosciente dell’impatto» dovuto all’aumento degli acconti Ires-Irap e all’addizionale per il settore delle assicurazioni e banche «ma si trattava di identificare un ammontare certo di risorse in un tempo breve».
Quella del 24 gennaio non è una facoltà
«L’individuazione delle coperture è stata complessa – ha argomentato Saccomanni – a causa non solo dell’avvicinarsi della fine dell’anno, ma anche dall’elevato ammontare di risorse già reperite dal governo per finanziare misure di sostegno all’economia e per fronteggiare situazioni di emergenza sociale e ambientale». Intanto ai sindaci di Ravenna e Rimini che insieme ad altri Comuni hanno rinviato il pagamento della mini-Imu a giugno, ha replicato il sottosegretario all’Economia, Baretta: «Quella del 24 gennaio è una disposizione di legge e non una facoltà».
I Comuni: “Con la Tasi 1,5 miliardi in meno”
Con il passaggio dall’Imu sulla prima casa alla Tasi, rispetto allo scorso anno i Comuni avranno a disposizione per il 2014 1,5 miliardi in meno per i loro bilanci, una cifra che mette a rischio l’erogazione dei servizi ai cittadini. Il presidente dell’Anci, Piero Fassino, lancia l’allarme e chiede al Governo un incontro urgente. «Abbiamo il vincolo di approvare i bilanci entro il 28 febbraio – spiega – abbiamo bisogno di sapere l’entità delle risorse di cui disponiamo e che entro gennaio si arrivi a una soluzione della questione». I Comuni chiedono di avere garantite nel 2014 le stesse risorse del 2013. E l’Anci propone anche una soluzione: «Pensiamo che se si riconoscesse ai Comuni, invece che allo Stato, l’Imu derivante dagli immobili dediti ad attività economiche, non ci sarebbe bisogno di modificare o innalzare le aliquote decise con la legge di Stabilità». Confermata, infine, l’iniziativa di mobilitazione e l’assemblea nazionale straordinaria dei sindaci convocata a Roma per il 29 gennaio.
 
(Metro)

16 Gennaio 2014
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