Smetto quando voglio. Masterclass/film
5:00 pm, 24 Gennaio 17 calendario

Smetto quando voglio Masterclass da ridere con Leo & Co.

Di: Redazione Metronews
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CINEMA La prima volta era un sorprendente gruppo di ricercatori universitari, dal latinista al chimico, dall’archeologo al neurobiologo cui il nostro paese non riesce a offrire lavori adeguati che s’inventano un modo inedito per sopravvivere ed fu una prima volta esilarante. Era “Smetto quando voglio” esordio di Sydney Sibilia. Oggi arriva il secondo capitolo, “Smetto quando voglio. Mastersclass”, dal 2 febbraio in 500 copie nei cinema «pensando a Indiana Jones e ai film americani degli anni Settanta»  in attesa del terzo capitolo già in lavorazione ed è subito business. Il primo ha funzionato e quindi ecco servita la trilogia.
E se Edoardo Leo  sottolinea di «aver riflettuto sul fatto che, abituato da italiano a copioni più statici, quando è venuto fuori che dovevo saltare sui treni e guidare all’Eur sidecar nazisti non potevo resistere ma spero che oggi i ricercatori italiani abbiano altre opzioni oltre che diventare una banda e sintetizzare droga legale», Giampaolo Morelli pensa che «siamo dentro qualcosa che ho fatto anche con Coliandro, un uomo alle prese con criminalità in salsa comedy ma con molta action» e Libero De Rienzo annuncia: «Il film ha partorito anche un fumetto e trovarci noi personaggi animati è troppo divertente».
Ma cosa suggerisce il film? «Che c’è ancora speranza. Il primo aveva un messaggio dolceamaro ma io sono un ottimista nato e voglio credere che anche in Italia ci sia ancora speranza». Parola di Sydney, classe 1981, che con la sua opera prima ha fatto impazzire i festival di mezzo mondo, «affollati da ricercatori italiani che pensavano che il film li riguardasse».
 
SILVIA DI PAOLA

24 Gennaio 2017
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