Immigrazione clandestina, smantellata rete di trafficanti egiziani

Fermati 10 egiziani accusati di immigrazione clandestina, associazione per delinquere nonché esercizio abusivo dell’attività creditizia. Il gruppo aveva creato a Milano una banda transnazionale per il trasferimento illegale di migranti, sempre di nazionalità egiziana, sul territorio nazionale e su quello europeo, tramite imbarcazioni salpate dalle coste libiche. Per un “viaggio” si pagavano fra i 3 e i 6 mila euro.

Le indagini sul gruppo di egiziani erano partite nel luglio 2023

Le indagini, avviate nel luglio 2023, hanno evidenziato la presenza di una cellula milanese inserita in un network criminale internazionale, con ramificazioni in Egitto, Libia e altri Paesi europei, operante su due fronti: il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina di egiziani e un connesso esercizio abusivo di attività di prestazione di servizi di pagamento.

L’epopea dei migranti costretti a pagare dai 3 ai 6 mila euro

Grazie a una rete di contatti tra referenti operanti in Nord Africa e in Europa i migranti, dopo aver concordato la partenza dall’Egitto, versavano gli importi imposti ai facilitatori milanesi. Poi, venivano spostati in Libia attraverso il confine egiziano da altri correi presenti all’estero. Arrivati in territorio libico, i migranti venivano raccolti da altri libici e messi nelle cosiddette safe house dislocate in varie località in attesa di partire.

In quelle “case sicure” i migranti erano spesso sottoposti a violenze e degradazioni di ogni tipo. Finché per loro non arrivava il momento di ripartire per sbarcare in Italia o in altri Paesi europei. Non senza aver pagato l’“hawala”, un sistema di trasferimento di denaro informale, basato sulla fiducia, in cui privati si accordano con altri privati. Le somme versate andavano dai 3 ai 6 mila euro.