Inaugurata la linea M4 a Milano, in mezz’ora si viaggia tra Ovest ed Est
Da oggi la metropolitana M4 attraversa tutta Milano, unendo in meno di 30 minuti di viaggio i quartieri a ovest di Milano, come San Cristoforo e Lorenteggio, con quelli a est e con l’aeroporto di Linate, passando per il centro. Con le sue 21 fermate e i suoi sette punti di interscambio, la M4 si integra con il sistema dei trasporti cittadini, collegandosi a tre linee metropolitane esistenti – con la M2 a Sant’Ambrogio, con la M3 a Sforza Policlinico e con la M1 in piazza San Babila – e a tre stazioni delle Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) – San Cristoforo, Dateo e Forlanini – intercettando anche i passeggeri provenienti dai comuni limitrofi e dalle province intorno alla città Metropolitana. Oltre ovviamente al Milano City Airport di Linate, che può già contare su un collegamento diretto con il centro città.
Inaugurata la linea M4
Alla nascita della M4 hanno contribuito 17 mila lavoratrici e lavoratori e 1.800 aziende che, a vario titolo e in varie fasi, hanno concretamente realizzato questa nuova imponente infrastruttura, e con la direzione lavori di MM Spa e con il ruolo centrale della Concessionaria M4 Spa, di cui oggi sono soci, oltre al Comune di Milano, ATM Spa, Webuild Italia SpA, Hitachi Rail STS SpA, Mer Mec STE Srl e Sirti SpA. In 60 anni di esistenza, dal novembre 1964 al novembre 2024, la rete metropolitana di Milano è cresciuta fino ad arrivare alle attuali cinque linee, con un totale di 112 km e 134 stazioni. In particolare, però, negli ultimi 13 anni e mezzo, con i prolungamenti delle linee M2 e M3 e l’apertura delle M5 e M4, la metropolitana di Milano è cresciuta di 2 nuove linee, 38 km e 46 stazioni, praticamente del 50 per cento in più. Tale accelerazione dello sviluppo della rete, rende quella di Milano la prima metropolitana d’Europa per tasso di crescita negli ultimi due decenni con valori da due a tre volte la media europea.
24 mila passeggeri all’ora
La nuova “blu”, come la M5, è una metropolitana completamente driverless: dalla control room del quartier generale di Atm, integrata alle altre linee metropolitane, vengono gestiti i treni in movimento, garantendo un’alta frequenza e maggiori efficienza e sicurezza grazie a tecnologie avanzate. Con una flotta di 47 treni senza conducente, ciascuno con una capacità massima di 600 persone, la linea è in grado trasportare 24 mila passeggeri all’ora, in ogni viaggio-direzione, fino a 86 milioni di persone in un anno e una frequenza di picco di un treno ogni 90 secondi. Gli studi effettuati sulle capacità di trasporto della nuova metro dicono che ridurrà i trasferimenti in auto in città: si stimano 3,7 milioni di spostamenti in meno ogni anno. E 10.310 tonnellate di CO2 evitate. Inoltre sarà la prima linea di metropolitana in Italia interamente in 5G grazie alle infrastrutture digitali di Inwit.
Per Sala «è una giornata epocale»
Quella di oggi, con l’inaugurazione della M4 a Milano «è una giornata importante, epocale. Grazie a tutti quelli che ci hanno lavorato, con grande dedizione e fatica ci siamo arrivati» a questo risultato che «non è un punto di arrivo ma di partenza perchè Tpl e le metropolitane sono fondamentali». Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della cerimonia inaugurale di M4. Ora, ha aggiunto, «siamo al lavoro con il governo per rendere fattibili i prolungamenti» verso Baggio, Segrate e Monza «e poi il sogno dell’ultima metropolitana di Milano, la M6. Siamo indietro ma le metro hanno un senso fondamentale per le città» perchè ne cambiano il volto «anche in superficie», nei quartieri. «Quando la politica fa la sua parte può far vedere risultati», ha concluso. Sulla nuova M4 «ci attendiamo di trasportare 150 mila passeggeri al giorno», ha detto l’amministratore delegato di Atm, Arrigo Giana, società partecipata milanese dei trasporti, a margine dell’inaugurazione della nuova linea del metro. «M4 diventerà un servizio importantissimo, manterremo tutte le linee di superficie, quindi questo sarà un servizio aggiuntivo per i cittadini. Trentuno minuti da un capo all’altro della città» da est a ovest «cambia totalmente la mobilità».
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