Milano
12:30 pm, 26 Settembre 24 calendario

Monza, con Milano-Bicocca l’arte entra in corsia al San Gerardo

Di: Redazione Metronews
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«Ogni volta che guardavo le pazienti sottoporsi alle cure sperimentali nel Centro di Ricerca Fase 1 del San Gerardo pensavo: dobbiamo riportare al centro la persona, andare oltre le procedure sperimentali, nel rispetto dei tempi dei protocolli, ma anche nel rispetto di un tempo per la paziente, per i suoi familiari, per noi stessi operatori», afferma la professoressa Marina Elena Cazzaniga, Direttore del centro di Ricerca della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori e professore associato di Oncologia Medica all’Università di Milano-Bicocca, da sempre impegnata nella cura e nella ricerca sul tumore mammario.

Il progetto “Arte & Scienza al Centro – L’Io, la Vita, la Cura HERMIONE-15”

Nasce così il progetto “Arte & Scienza al Centro – L’Io, la Vita, la Cura HERMIONE-15”: un progetto artistico e di ricerca unico nel suo genere, che prevede l’esposizione, direttamente nelle stanze dove le pazienti ricevono le cure sperimentali, di quattro progetti artistici per un anno, ciascuno della durata di tre mesi.

Negli ultimi anni si sono sviluppate politiche sociali e sanitarie oltre a strumenti come laboratori, attività di benessere per pazienti e non, svolte in luoghi di cultura e esposizioni artistiche in ambito sanitario che hanno mostrato come l’arte sia un valido compagno del percorso di cura.

San Gerardo e l’università Milano-Bicocca

Il progetto “Arte & Scienza al Centro” porta l’arte direttamente nella corsia del Centro di Ricerca dell’IRCCS San Gerardo e il team di esperti, provenienti dai diversi Dipartimenti dell’Università di Milano-Bicocca (Medicina e Chirurgia, Sociologia e Economia Metodi Quantitativi e Strategie di Impresa), hanno messo a punto questionari e strumenti che misurano l’impatto dell’esposizione alle opere artistiche sul benessere psico-fisico ed emotivo in un campione di pazienti affette da tumore mammario e arruolate in studi clinici, fondendo in un’unica sinfonia i colori delle opere artistiche e i colori della ricerca.

Al progetto hanno contribuito direttamente anche altre figure professionali, a partire dal personale del Centro di Ricerca, tra cui la coordinatrice, Cristina Tagliabue e il responsabile degli Study Coordinator, Edoardo Mauri, a Vincenzo Galimberti, già Medico Internista alla ASST Bergamo Ovest e ora Medico Palliativista all’Hospice di Calcinate.

Il progetto “HERMIONE-15”, con la curatela artistica di Maddalena Mongera, dipendente della Fondazione IRCCS, è promosso dall’Università di Milano-Bicocca, con l’ausilio di ArteA Art Gallery e con il supporto incondizionato della Fondazione Menarini.

“HERMIONE-15” per «decostruire l’immagine del paziente/cavia»

«Il progetto vuole valorizzare la persona nella sua unicità e valore, contribuendo alla sua crescita personale durante il periodo di cura, nutrendo un senso di umanità che va oltre la malattia – prosegue Cazzaniga -, desidera decostruire l’immagine di “paziente/cavia”, che appesantisce il periodo di cura, e aiutare un senso di motivazione, fiducia, collaborazione, sia per il paziente, sia per il caregiver che per l’operatore sanitario coinvolto nella terapia. Mira anche a de-tecnologizzare il Centro di Ricerca, rendendolo più inclusivo, accogliente e meno asettico, e a migliorare la qualità del tempo trascorso al Centro, colmando il senso di attesa vuota che le persone vivono tra i trattamenti, provando a trasformarlo in un momento di crescita umana, attraverso l’esperienza dell’arte».

Fra gli artisti coinvolti al San Gerardo Rapetti Mogol, Pao, Teporiti e Alessi

Gli artisti coinvolti saranno, per l’anno 2024-25, Alfredo Rapetti Mogol, Pao, Monica Temporiti e Salvatori Alessi: «Tutti sono connessi al tema della cura attraverso la propria creazione artistica – afferma la curatrice -, utilizzando medium e ortografie diverse, dalla “parola scomposta”, dipinta e scolpita, alla street art, passando per l’arte minimalista e materica e al ritratto, e permettono di esplorare che cosa siano “l’io, la vita, la cura” in diverse accezioni, pur presentando opere di diverso temperamento e diversi soggetti».

La rettrice Iannantuoni: «Fondamentale che l’arte interagisca col processo di cura»

«E’ fondamentale che l’arte interagisca con il processo di cura, creando uno spazio accogliente e umano, in cui ogni donna possa sentirsi sostenuta e valorizzata nel suo percorso – ha sottolineato Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano-Bicocca -. L’iniziativa che parte oggi spero possa proseguire con la partecipazione di numerosi artisti, per continuare a donare sollievo alle donne che stanno affrontando momenti difficili e delicati nelle loro vite».

Cogliati del San Gerardo: «L’esperienza dell’arte incide anche sull’ambiente ospedaliero»

«Con questo progetto – aggiunge Claudio Cogliati, presidente della Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori – vogliamo dimostrare come l’esperienza dell’arte sia un aiuto al percorso di cura e sia un beneficio per pazienti, per i familiari che li assistono e per lo staff del Centro di Ricerca: l’arte aiuta la persona e scoprirsi e conoscersi e restituisce il senso umano della cura. Aiuta a comunicare toccando corde profonde che non sempre hanno voce. L’esperienza dell’arte incide anche sull’ambiente ospedaliero, dimostrando come esso, stimolato dall’arte, abbia un influsso positivo sul percorso del trattamento».

 

26 Settembre 2024
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