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7:38 pm, 21 Settembre 24 calendario

Cdm delibera lo stato di emergenza per Emilia-Romagna e Marche

Di: Redazione Metronews
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Il Governo ha deliberato lo stato di emergenza per le Regioni Emilia Romagna e Marche in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati a partire dal 17 settembre 2024. La proposta è stata illustrata dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci in Consiglio dei ministri. «Il provvedimento – ha detto il ministro – riguarda le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e la Regione Marche.

Soldi per ripristino e soccorso

Assieme allo stato di emergenza, che durerà 12 mesi, il Cdm ha stanziato 20 milioni di euro «per garantire le misure e gli interventi più urgenti e prioritari di soccorso e assistenza alla popolazione e di ripristino della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche» in Emilia-Romagna e 4 milioni di euro per il territorio della fascia costiera della Regione Marche.

Musumeci: «Da noi nessuna polemica»

«Come Governo siamo stati puntuali nei nostri adempimenti e vicinissimi alle regioni colpite. Questi sono i primi interventi, ma naturalmente il commissario delegato dovrà farci una relazione, una ricognizione delle spese sostenute, s pese che si vanno a sommare a quello dello scorso anno – ha precisato il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci – io non faccio alcuna polemica, se poi gli altri hanno la voglia di farlo, hanno anche il diritto di farlo visto che siamo a due mesi dal voto».

«Su polizze stiamo ragionando»

«La legge sulla polizza assicurativa, è già obbligatoria per le aziende, non so di cosa stiamo parlando, è stata votata dal Parlamento nel dicembre scorso e nella legge di bilancio 2024 – ha ricordato Musumeci – per le aziende, c’è una legge già approvata, non c’è nulla da rinviare. Per quanto riguarda invece le famiglie e quindi le case di civile abitazione – ha spiega – c’è un confronto aperto, un ragionamento per capire intanto se le compagnie di assicurazione sono disponibili. Noi puntiamo su un partenariato pubblico privato. Resta da decidere se l’adesione alle polizze debba essere, come io sostengo, almeno nella prima fase facoltativa».

21 Settembre 2024
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