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12:52 pm, 31 Agosto 24 calendario
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X di Elon Musk spento in Brasile dalla Corte Suprema

Di: Redazione Metronews
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Spento X in Brasile e chiunque tenti di accedervi da browser o app viene bloccato da un messaggio di errore. Lo confermano i media americani dopo che nelle scorse ore per la piattaforma è arrivato un ordine di sospensione della Corte Suprema.

Le dice addio anche il presidente Luiz Inácio Lula da Silva con la “messa al bando” scattata nel mezzo di un braccio di ferro con dopo la mancata nomina di un rappresentante legale di X in Brasile.

“La libertà di espressione è il fondamento della democrazia”, la reazione di Musk, che sottolinea in un post come “X sia la fonte di notizie più utilizzata in Brasile”.

X Brasile e la questione Elon Musk

Il problema di Elon Musk, fondatore di X, in Brasile ha un nome e un cognome: Alexandre de Moraes. L’implacabile giudice della Corte Suprema Federale brasiliana che ha intrapreso da qualche mese una vera e propria crociata contro il magnate sudafricano naturalizzato negli Usa. Una vera e propria guerra contro la ‘disinformazione onlinè che fa intravedere sullo sfondo il clima politico, a un mese dalle elezioni municipali in Brasile, sfida epocale tra il presidente il carica Luiz Inacio Lula da Silva e l’ex leader di destra Jair Bolsonaro. Il 55enne giudice della Corte Suprema Federale, ha deciso ora di condurre una lotta ‘all’ultimo tweet’ con il proprietario del social network X, Tesla e SpaceX.

Ieri notte Moraes ha ordinato la sospensione di X, precedentemente noto come Twitter, decisione che ha iniziato dalla mezzanotte a essere messa in pratica con molti utenti che non riescono più da oggi ad accedere alla piattaforma. Mercoledì Moraes aveva lanciato un ultimatum a Musk affinchè X nominasse un rappresentante legale locale, come previsto dalla legge brasiliana per le società tecnologiche straniere che operano nel paese, pena la chiusura. Stamane il blackout, con il fondatore di X che ha reagito con rabbia all’ordine del giudice, accusandolo di «cercare di distruggere la democrazia in Brasile» e di essere «motivato politicamente».

Tutta “colpa” del giudice Alexandre de Moraes

Ad aprile il giudice aveva ordinato il blocco di circa un centinaio di account sul social network. L’ordine era parte di un’indagine sulle notizie false e i messaggi d’odio diffusi su X da figure legate all’ex presidente Bolsonaro, durante la presidenza di quest’ultimo e in corrispondenza dell’assalto da parte di suoi sostenitori al parlamento e altri edifici governativi, nel gennaio del 2023.

Musk aveva allora accusato Moraes di aver tradito la costituzione e il popolo del Brasile e aveva annunciato di voler contestare i blocchi in ogni sede legale. Moraes aveva quindi aperto un’indagine su Musk per una serie di reati, compreso quello di «intralcio alla giustizia» e stabilito per X una multa di circa 18mila euro al giorno per ogni profilo che fosse rimasto aperto.

Di tutta risposta il magnate sudafricano ad agosto aveva annunciato la chiusura della sede brasiliana del social network, con effetto immediato. Infine l’ultimatum di mercoledì scorso, sulla nomina di un legale, e la decisione del blocco.

31 Agosto 2024
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