Medio Oriente
4:40 pm, 13 Agosto 24 calendario
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Fonti di Teheran: “L’Iran non attacca solo se dai negoziati scaturisce la tregua a Gaza”. Meloni sente Netanyahu

Di: Redazione Metronews
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Se i colloqui di pace programmati per il 15 agosto a Doha porteranno a un accordo di cessate il fuoco a Gaza, l’Iran potrebbe decidere di non attaccare Israele. Lo hanno dichiarato, ormai quasi due settimane dopo l’incursione israeliana a Teheran per uccidere il leader di Hamas Ismail Hanyieh, alcune fonti iraniane di alto livello citate dal Times of Israel. Questo significherebbe anche che l’eventuale rappresaglia non avverrebbe in nessun caso prima delle trattative, come invece era stato ipotizzato nelle ultime ore.

Secondo una delle fonti, un alto funzionario della sicurezza iraniana, l’Iran, insieme ad alleati come Hezbollah, lancerà un attacco diretto se i colloqui falliranno o se si percepisce che Israele li sta trascinando. Non è stato precisato quanto tempo dovrebbero progredire i negoziati prima di una decisione del genere. Le fonti non dicono per quanto tempo l’Iran è disposto ad attendere i progressi dei negoziati prima di decidere.

Secondo Fox News, Teheran e i suoi satelliti della Mezzaluna Sciita potrebbero lanciare a breve un attacco contro lo Stato ebraico. Israele ha dichiarato che “se l’Iran ci attacca, rispondiamo sul suo territorio”. Il segretario di Stato americano Blinken, intanto, ha discusso con il suo omologo turco dell’importanza che Hamas prenda parte al vertice di giovedì per un accordo di cessate il fuoco.

Meloni sente Netanyahu: “Accordo per cessate fuoco e de-escalation”

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’ambito dei continui contatti che sta intrattenendo sulla crisi in Medio Oriente, ha avuto oggi una nuova conversazione telefonica con il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu. Lo comunica Palazzo Chigi precisando che la presidente Meloni ha reiterato il forte auspicio che si possa trovare un accordo per un cessate il fuoco sostenibile a Gaza e il rilascio degli ostaggi, in linea con la Risoluzione 2735 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, in occasione del prossimo round negoziale del 15 agosto. La presidente Meloni ha ribadito il convinto sostegno alla mediazione guidata da Stati Uniti, Egitto e Qatar. Nel riconoscere il diritto all’autodifesa di Israele, la presidente del Consiglio ha sottolineato l’importanza di una de-escalation a livello regionale, incluso lungo il confine israelo-libanese dove è presente la forza di interposizione delle Nazioni Unite, Unifil, in cui l’Italia gioca un ruolo di primo piano.

13 Agosto 2024
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