Cinema
12:09 pm, 29 Giugno 24 calendario

Per i 70 anni del Taormina Film Festival, arrivano Sharon Stone e Nicholas Cage

Di: Patrizia Pertuso
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Compie 70 anni il Taormina Film Festival che festeggerà in compagnia di Sharon Stone, Nicholas Cage, Bella Thorne  e Rebecca De Mornay, tra le tante star internazionali presenti. Ma è solo un anticipo di quello che sarà. Perché il direttore artistico Marco Müller ha nel cilindro una lungo serie di sorprese per questo appuntamento che si svolgerà dal 12 al 19 luglio.

I Nastri d’Argento tornano al Taormina Film Festival

La prima, quella del ritorno dei Nastri d’Argento con Christian De Sica e Carlo Verdone. «Nella vita sono cognati – dice Müller – e sono stati anche compagni di scuola. Chissà, magari da questo incontro potrebbe nascere una nuova commedia, “I due cognati”».

«Abbiamo fatto un patto con loro – prosegue Laura Delli Colli, direttrice dei Nastri e presidente del Sindacato Giornalisti Cinematografici italiani (SGCI) che assegna i premi -. Non li chiameremo “Nastri alla carriera” per questioni scaramantiche: saranno “Nastri speciali” che verranno consegnati a Taormina. Abbiamo deciso di “delocalizzare” alcune premiazioni rispetto a quella che si è tenuta nei giorni scorsi al Maxxi di Roma proprio per rinnovare la collaborazione con questo Festival».

E, se il Taormina Film Festival compie 70 anni, i Nastri ne festeggiano 15 di commedia. «Li festeggeremo – conclude Delli Colli –  con Giovanni Veronesi e il suo “Romeo è Giulietta”: Pilar Fogliati sarà tra le premiate a Taormina. Ci saranno tante altre belle sorprese, vedrete».

Il Taormina Film Festival tra il Teatro Antico e il Palazzo dei Congressi

Che Festival sia, dunque, tra il Teatro Antico e il Palazzo dei Congressi dove si svolgeranno incontri, dibattiti e proiezioni: si comincia con un incontro con Omar Sosa che commenterà “La Montagna Infidèle”, il film muto di Jean Epstein: il 22 giugno 1923, a soli cinque giorni dall’inizio di una violenta eruzione vulcanica in Sicilia, il regista e gli operatori Paul Guichard e Léon Donnot andarono incontro al vulcano. Il risultato è questo documentario in cui Epstein sviluppa l’interesse per le scene reali che dominerà la sua filmografia a partire dagli anni Trenta.

La Sicilia sarà protagonista di questo Festival che vuole raggiungere «un pubblico trasversale senza dimenticare un pizzico di glamour. Abbiamo deciso di guardare la storia del Taormina Film Fest per pensare al futuro – sottolinea Müller – e rendere il Teatro Antico il polmone della manifestazione: respirerà al ritmo dei nuovi spettatori che riuscirà a catturare».

Il programma, dal canto suo, “respira” a 360 gradi. Attinge aria dall’avventura action, dal thriller psicologico, dall’horror, dalla romantic-comedy e dalle diverse facce di un cinema siciliano. Il Gala ospiterà 7 titoli tutte le sere al Teatro Antico, fra cui ben 4 prime mondiali e un’attenzione particolare al giovane cinema con opere prime e seconde.

Al via con “Saint Claire” di Mitzi Perrone e “Twisters” di Lee Isaac Chung

Si parte il 13 luglio con l’horror statunitense “Saint Clare” di Mitzi Peirone con Bella Thorne, Rebecca De Mornay e Ryan Philippe, per proseguire con il travolgente action movie “Twisters” di Lee Isaac Chung interpretato da Daisy Jessica Edgar-Jones.

«Il tanto atteso “Twisters” – spiega Müller – verrà proiettato in prima mondiale il 15 luglio al Teatro Antico: il film uscirà subito dopo, quindi il regista non potrà esserci. Per il film d’apertura abbiamo scelto quello di Mitzi Peirone perché volevamo dare spazio al cinema giovane che accoglie i giovani tra il pubblico».

Al Taormina Film Festival le prime mondiali e internazionali

E poi: il thriller-psicologico “The Surfer” di Lorcan Finnegan con Nicolas Cage; “Il giudice e il boss”, che il regista di “Placido Rizzotto”, Pasquale Scimeca, dedica alla memoria di un eroe dell’antimafia come Cesare Terranova; un trittico di rom-com con il britannico-islandese “Touch”, diretto dal celebre regista Baltasar Kormákur e interpretato dalla modella e cantante giapponese Kôki, e le due italiane “L’invenzione di noi due” di Corrado Ceron con Lino Guanciale, Silvia D’Amico e Paolo Rossi e “Finché notte non ci separi” di Riccardo Antonaroli interpretato da Pilar Fogliati, Filippo Scicchitano, Valeria Bilello, che chiude la rassegna.

Al “Focus Mediterraneo”, il ritorno di Amos Gitai e Arnaud Desplechin

Centrale nella programmazione del Palazzo dei Congressi è il “Focus Mediterraneo”, che permette al festival di aprirsi al mondo e inserirsi nelle sue contraddizioni più scottanti, a partire dalla prima internazionale di “From Ground Zero”, il film collettivo coordinato da Rashid Masharawi che «racconta attraverso le voci di 22 cineasti palestinesi che vivono sotto le bombe a Gaza quelle  storie altrimenti non sarebbero mai raccontate», spiega Müller

Nell’ambito di “Focus Mediterraneo”, il grande ritorno di Amos Gitai con “Shikun”: «Il regista israeliano – continua Müller – torna al Taormina Film Festival con un adattamento da “Il Rinoceronte” di Ionesco in prima internazionale», un compendio del suo cinema e della sua visione delle contraddizioni del paese.

Se Mahdi Fleifel con “To A Land Unknown” scava nel mondo degli immigrati arabi clandestini nei paesi dell’Unione Europea, dalla Francia arrivano due grandi presenze attoriali: la prima internazionale della versione integrale di “Va savoir” di Jacques Rivette («maestro della nouvelle vague», sottolinea Müller), il film pirandelliano interpretato da Sergio Castellitto, che introdurrà la proiezione e la prima mondiale di “Filmlovers!” di Arnaud Desplechin, versione in lingua inglese di “Spectateurs”, il film in cui il regista francese ha celebrato la magia del cinema visto in sala.

Espinosa e de Peretti raccontano il Meridione e la Corsica

Fresco dei suoi successi hollywoodiani, invece, il regista cileno-svedese Daniel Espinosa ambienta tra la Calabria e la Sicilia la storia di una trafficante di uomini nel suo nuovissimo “Madame Luna”, mentre Thierry de Peretti con “A son image” torna nella sua Corsica natale per raccontare, attraverso la vita, le amicizie e gli amori di una giovane fotografa, i tumulti politici dell’isola dalla fine degli anni ’70 in poi.

“Officina Sicilia”, la serialità al Palazzo dei Congressi

Sempre al Palazzo dei Congressi uno spazio speciale è dedicato a “Officina Sicilia”, in cui coesistono anime diverse fra loro. Innanzi tutto lo spettacolo della serialità più recente made in Sicily attraverso i momenti più significativi, a partire da “L’arte della gioia” di Valeria Golino con Tecla Insolia, Jasmine Trinca, Valeria Bruni Tedeschi, a “Vanina – Un vicequestore a Catania” di Davide Marengo con Giusy Buscemi e Claudio Castrogiovanni; dai primi episodi, diretti da Piero Messina, de “L’ora – Inchiostro contro piombo” alla Sicilia apocalittica di “Anna” di Niccolò Ammaniti.

Il quintetto delle prime mondiali al Taormina Film Festival

Accanto a questo panorama, un quintetto di prime mondiali (quattro opere prime e un’opera seconda): “Quir” di Nicola Bellucci, “La bocca dell’anima” di Giuseppe Carleo, “Tre regole infallibili” di Marco Gianfreda, “Pietra madre” di Daniele Greco e Mauro Maugeri e “Il ladro di stelle cadenti” di Francisco Saia.

Due “regali”: il monologo di Servillo per “Rasoi” e “Picnic at Hanging Rock”

Anche autori siciliani hanno voluto aprirsi a nuovi esperimenti, come l’interpretazione free-jazz di Tony Sperandeo nel nuovo film di Aurelio Grimaldi, “La rieducazione”, altra prima mondiale. A impreziosire l’offerta del Taormina Film Festival, due regali: lo strepitoso e imperdibile monologo interpretato da Toni Servillo tratto dall’opera seconda di Mario Martone, il mediometraggio “Rasoi”, e il restauro in 4K di “Picnic at Hanging Rock”, il capolavoro che impose ormai quasi 50 anni fa – era il 197 5 – proprio a Taormina il regista australiano Peter Weir.

Obiettivo del Taormina Film Festival: essere il volano dello sviluppo per la Sicilia

«Abbiamo lavorato a quattro mani con Müller – afferma l’Assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Elvira Amata – per consolidare il Festival. E’ un evento che ha alle sue spalle una storia importante ed è conosciuto in tutto il mondo: ha tutte le potenzialità per essere centrale nella cinematografia mondiale. Per il Tao Film Fest comincia oggi una nuova stagione e bisogna implementare il confronto e il rapporto con un’ampia platea internazionale: vogliamo fare in modo che questo evento assuma il ruolo di volano per uno sviluppo turistico e culturale di qualità in Sicilia».

Qualità è proprio la parola chiave di questa 70esima edizione. Qualità della stagione della Fondazione Taormina Arte, qualità del cartellone e qualità della vita. Già perché se da una parte sarà un Festival diffuso in tutta la città («sarà premiata la vetrina più accattivante a tema», dichiara Fratta) e rappresenterà un indotto economico che si tradurrà in nuovi posti di lavoro.

«Oltre a Roma e a Milano – prosegue Fratta – la Sicilia ha un posto d’onore nel cinema grazie anche al cineturismo. Il ché vuol, dire che non arrivano soltanto viaggiatori ma che questi stessi generano anche occupazione. Per questo abbiamo deciso di lavorare anche attorno a tutto quello che c’è nel cinema: inauguriamo un format pre serale, dalle 20.30 all 22 in cui il cinema sarà trattato come una forma d’arte interdisciplinare. In questo contesto ospiteremo, fra gli altri eventi, uno spettacolo su Maria Callas e un omaggio all’opera lirica “Tosca” nei 100 anni dalla morte di Giacomo Puccini: due donne protagoniste di tanto cinema».

PATRIZIA PERTUSO

 

 

 

 

29 Giugno 2024
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