Cinema Fiamma
2:06 pm, 17 Giugno 24 calendario
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“Non abbandonare progetto Fiamma”: l’appello degli autori

Di: Redazione Metronews
Cinema Fiamma
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Autori cinematografici ai vertici del Centro sperimentale di cinematografia lanciano un appello in difesa del progetto della sala Fiamma di Roma. In una lettera aperta oltre 150 “autrici/autori e registe/i di cinema e dell’audiovisivo” (tra cui Paolo Sorrentino, Matteo Garrone. Gabriele Salvatores, Marco Bellocchio, Nanni Moretti. Roberto Andò, Giuseppe Tornatore, Paolo Virzì e Michele Riondino) scrivono che di aver appreso «attraverso i media e i bandi del Csc (Centro sperimentale di cinematografia) della volontà dell’attuale dirigenza della più importante istituzione di formazione e diffusione della cultura cinematografica italiana di voler abbandonare il progetto di ristrutturazione e apertura della sala ex Fiamma sita in via Bissolati a Roma».

«Ricordiamo che la Cineteca Nazionale è una delle poche cineteche nazionali, se non l’unica tra i paesi più importanti a non avere una propria sala cinematografica. Una sala – si legge nel documento – dove poter programmare i film parte del proprio immenso patrimonio. Contribuendo alla valorizzazione e diffusione della cultura italiana nel paese e nel mondo».

Il destino del Cinema Fiamma

«Un paio di anni fa il consiglio di amministrazione del Csc aveva deciso di acquistare il Cinema Fiamma per destinarlo ai fini di cui sopra – scrivono gli autori – la notizia è stata da tutti noi salutata con entusiasmo, perchè ritenevamo che Roma e l’Italia avessero bisogno di una sala importante, centrale, adattabile agli usi diversi (almeno due sale, bar, sala studio, biblioteca, ecc.) che rispondesse appieno alle doverose ambizioni dell’istituzione come nelle altre capitali d’Europa.
Apprendiamo invece che il progetto in oggetto, che prevedeva l’apertura della sala entro la fine del 2024, non solo è bloccato, ma che la sala acquistata a luglio 2022 è in vendita come evidente dall’avviso di manifestazione di interesse pubblicato pochi giorni fa», aggiungono.

«La Cineteca Nazionale, il cinema italiano, la cultura italiana, hanno bisogno di una sala cinematografica che non sia solo esposizione. Ma luogo di formazione, incontro, studio. E, perché no, celebrazione del nostro cinema e dei nostri autori – si legge nella lettera -. Auspichiamo la creazione di una sala che sia anche un veicolo per la scoperta di nuovi talenti, delle nuove forme di espressione cinematografica e valorizzazione del patrimonio presente oltre che passato. Oltretutto una istituzione come questa sarebbe anche volano e motore per un turismo diverso, più consapevole, culturale appunto, per la Capitale del nostro Paese. Non capirlo per noi è pura miopia. Non possiamo dunque aspettare altri 5-10 anni per questo. I tempi che corrono ci indicano che l’urgenza è massima e le scelte che verranno fatte devono essere pensate in quest’ottica. Ci aspettiamo che tutte le istituzioni coinvolte ci ascoltino e ci aiutino a trovare risposte in tal senso».

Al termine della lettera gli autori fanno un appello ai vertici del Centro sperimentale di cinematografia. «Chiediamo un confronto con la dirigenza del Csc. Per capire le ragioni alla base di questa scelta e se non ci siano invece i presupposti per andare avanti con il progetto».

17 Giugno 2024
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