Padova
1:21 pm, 30 Maggio 24 calendario

Donna caduta dal cavalcavia dell’A4, fermato il compagno

Di: Redazione Metronews
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Donna caduta dal cavalcavia dell’A4, fermato il compagno. I poliziotti della Polizia Stradale di Padova e Venezia e della Squadra Mobile della Questura di Padova, hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto disposto dal Pubblico Ministero della Procura della Repubblica di Padova nei confronti del 39enne padovano indiziato per il reato di omicidio volontario aggravato, della compagna 34enne. La donna è stata ritrovata cadavere alle ore 3.30 del 29 maggio sulla carreggiata dell’autostrada A4 direzione Milano, in corrispondenza del cavalcavia in località Vigonza.

Donna caduta dal cavalcavia dell’A4, fermato il compagno

La svolta è avvenuta nella notte quando, quello che inizialmente poteva sembrare un suicidio, grazie alle indagini degli agenti del Compartimento e Sezioni Polizia Stradale di Padova e Venezia e di quelli della Squadra Mobile della Questura di Padova e Polizia Scientifica, grazie a una serie di elementi ha condotto verso l’ipotesi di omicidio. Il PM ha interrogato il compagno e al termine ha disposto il fermo di indiziato di omicidio volontario, provvedimento eseguito dai poliziotti. L’uomo è stato condotto in carcere.

La ricostruzione dei fatti

Secondo la ricostruzione, la donna al culmine di una lite con il compagno, si trovava sul cavalcavia e sarebbe stata fatta precipitare sulla sede autostradale sottostante, dove in un primo momento è stata evitata da alcune auto in transito, per poi essere travolta da un camion. Infatti gli investigatori anche se il quadro faceva propendere per un’ipotesi di suicidio, hanno iniziato invece a delineare la cosiddetta vittimologia, ovvero i rapporti interni alla coppia. Ed hanno riscontrato come negli ultimi tempi la relazione fosse entrata in crisi con episodi anche di liti violente.

Gli investigatori hanno riscontrato delle incongruenze nella ricostruzione delle ultime ore antecedenti il fatto e ieri, il 39 enne padovano è crollato durante il confronto con gli agenti iniziando a fare delle parziali ammissioni. Durante l’interrogatorio, l’uomo ha ricostruito gli ultimi momenti, e il suo stato di disagio per la relazione ormai in crisi e con la preoccupazione di non poter più vedere il figlio di tre anni avuto con la compagna.

La lite sarebbe proseguita alle ore 3:30 di notte del 29 maggio, sul cavalcavia dell’Autostrada che dista poco meno di un chilometro dall’abitazione della giovane coppia, e da qui, il tragico epilogo con la 34enne che sarebbe stata fatta precipitare nel vuoto sulla carreggiata autostradale. Al termine dell’interrogatorio il P.M., sussistendo gravi, precisi e concordanti indizi di reità in ordine al reato di omicidio volontario aggravato, ha disposto il Fermo per il 39enne padovano, provvedimento restrittivo eseguito dagli agenti della Polizia Stradale e della Squadra Mobile della Questura di Padova. Si è ora in attesa delle decisioni del Gip sulla convalida del fermo.

Zaia: “Delitto 34enne ci lascia sconvolti”

Un delitto che ci lascia sconvolti. Il nostro pensiero va al piccolo, ai familiari e agli amici di questa giovane donna, uccisa in modo barbaro”. Così  Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, commenta la morte di Giada Zanola.

Esprimo i sentimenti di vicinanza ai familiari, alle amiche e agli amici in questa sofferenza, in particolare penso al piccolo figlio di tre anni che ha perso la mamma e, di fatto, la famiglia. Con la morte di Giada il Veneto è di nuovo in lutto come nei giorni di Giulia, Vanessa, Sara e di altre ancora prima di loro. Potrebbe essere il quarto femminicidio in pochi mesi; una contabilità inaccettabile che fa accapponare la pelle e indignare. Di fronte a una simile spirale di violenza, tutti abbiamo il dovere di reagire con una risposta risoluta che cominci dal convincimento che la cultura del rispetto inizia con il non girarsi dall’altra parte a fronte di condizioni di maltrattamento e violenza di cui si è a conoscenza. Ognuno segnalando situazioni di questo genere può salvare una vita e sostenere le reti antiviolenza impegnate nella lotta a questa piaga che non possiamo accettare e dobbiamo debellare”. Lo dichiara il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.

30 Maggio 2024
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