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4:57 pm, 27 Maggio 24 calendario
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Gaza, raid Israele su tendopoli Rafah: almeno 40 morti

Di: Redazione Metronews
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Nuovo bombardamento israeliano dal bilancio pesante nel sud della Striscia di Gaza. Sarebbe infatti di almeno 40 vittime l’esito del raid dell’Idf su una tendopoli a Rafah. Lo riporta l’emittente Al Jazeera, citando l’agenzia di stampa Wafa, secondo cui “la maggior parte dei morti sono donne e bambini” e “molti sono stati bruciati vivi”.

Nel raid sarebbero stati uccisi due alti comandanti di Hamas, comunica intanto l’Idf. Si tratta di Yassin Rabia, comandante di Hamas in Giudea e Samaria, e di Khaled Nagar, funzionario di Hamas nelle stesse ragioni. L’attacco sarebbe stato effettuato sulla base di informazioni “di intelligence che segnalavano l’uso dell’area da parte di Hamas”, ha sottolineato l’esercito israeliano. La stessa Hamas ha invitato la popolazione palestinese “a sollevarsi e marciare” per rispondere al massacro, mentre il ministero degli Esteri del Qatar ha espresso “preoccupazione” sull’ipotesi che quanto avvenuto possa rallentare gli sforzi per un cessate il fuoco.

Idf: in raid a Rafah prese misure per proteggere i civili

L’esercito israeliano ha affermato di aver adottato misure per “ridurre i danni” ai civili prima di effettuare l’ultimo raid a Rafah e non pensava che avrebbe colpito gli abitanti innocenti di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. L’attacco è stato effettuato sulla base di “informazioni di intelligence sulla presenza dei terroristi nell’area”, hanno affermato in una nota le forze di difesa israeliane. Prima di lanciare l’azione, l’esercito ha effettuato “molte misure per ridurre la possibilità di danneggiare civili non coinvolti, inclusa la sorveglianza aerea, l’uso di munizioni di precisione e ulteriori informazioni di intelligence”, ha spiegato ancora l’Idf.

No di Hamas a negoziati dopo raid Israele a Rafah

Hamas ha reso noto ai Paesi mediatori che non prenderà parte ai negoziati per un accordo sugli ostaggi in seguito all’ultimo raid dell’Idf su Rafah che l’organizzazione palestinese ha definito come “un massacro“. Lo scrive il quotidiano israeliano Haaretz citando fonti di Hamas.

Crosetto: “Considerazioni su Rafah fatte con omologo israeliano”

“Nel corso di un mio intervento andato in onda questa mattina su ‘Sky TG24 Live in’ ho pronunciato delle frasi, peraltro da me già esplicitate in altre occasioni pubbliche, che avevo condiviso con il mio omologo Israeliano e che non tutti gli organi di stampa hanno riportato in maniera integrale, creando confusione ed equivoci sulle mie parole che di certo non equivalgono a una banale “condanna” di Israele. Ritengo che fare considerazioni di verità con il mio omologo israeliano per indurlo a considerare i rischi e le conseguenze delle operazioni militari di Israele e ribadire la necessità dell’unica soluzione diplomatica possibile (due popoli e due Stati) sia il primo dovere di qualsiasi collega di un Paese amico come sono io ed è l’Italia verso Israele”. Così il Ministro della Difesa Guido Crosetto in una nota stampa.

“Ribadisco che occorre fare una netta distinzione tra le sofferenze sempre maggiori che subisce la popolazione civile palestinese e Hamas, organizzazione terroristica che punta alla distruzione di Israele e all’annientamento del popolo ebraico e che và neutralizzata; il riconoscimento del forte e legittimo risentimento che prova Israele, in seguito agli attentati del 7 ottobre scorso, mi e ci ha fatto condividere la necessaria immediata reazione militare su Gaza, ma non può essere disgiunto dalla preoccupazione che effettivamente desta oggi la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e dagli effetti che si stanno registrando in tutto il mondo; l’offensiva a Rafah, che ha visto contrari molti Paesi e molte opinioni pubbliche, rischia di far crescere ancor di più e radicare i sentimenti di odio per Israele sia in Medioriente che altrove. E questo odio può sfociare in atti e rischi di volgare e pericoloso antisemitismo. Lo dico da tempo, l’ho detto più volte pubblicamente, l’ho detto ai miei interlocutori ed amici israeliani. Perché gli amici si preoccupano avvertendoli dei rischi che corrono. Invito, in ogni caso, tutti quelli che hanno estrapolato una mia frase e stanno cercando di strumentalizzarla (da una parte e dall’altra perché come sempre gli ultras sono pericolosi per il solo fatto di esserlo) di ascoltare i primi 4 minuti integrali della mia intervista a Sky”, ha concluso Crosetto.

Media: Idf accusa soldati egiziani per spari al confine

Ufficiali delle forze israeliane di difesa (Idf) sostengono che siano stati i militari egiziani a provocare la sparatoria al valico di Rafah nella quale sarebbe morto un soldato del Cairo. Lo riporta Ynet citando fonti dell’Idf. Secondo il resoconto i soldati egiziani avrebbero aperto il fuoco contro i militari dello Stato ebraico che stavano transitando nella zona. Fonti egiziane sentite dal canale del Qatar ‘Al-Arabi’, attribuiscono invece ogni responsabilità alle forze dello Stato ebraico, affermando che la sparatoria sia iniziata “dal lato israeliano”.

Media: soldato egiziano morto in sparatoria con Idf al confine

Un soldato egiziano sarebbe stato ucciso in uno scontro a colpi di arma da fuoco dalle forze dell’Idf nella zona di Rafah al confine fra Egitto e Israele. Lo riporta il Times of Israel spiegando che non ci sono vittime fra le forze israeliane. Secondo altri media israeliani sarebbe in atto un “dialogo” fra le forze militari israeliane ed egiziane per capire le cause dell’accaduto.

27 Maggio 2024
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