Ucraina
12:54 pm, 25 Maggio 24 calendario

Stoltemberg: «Alleati valutino stop limite a Kiev per colpire la Russia», attacco a Kharkiv

Di: Redazione Metronews
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Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, invita gli alleati che forniscono armi all’Ucraina a porre fine al divieto di utilizzarle per colpire obiettivi militari in Russia. Immediato il “no” di Salvini e Tajani. Proseguono gli attacchi russi: colpito un ipermercato a Kharkiv: finora ritrovati i corpi di due persone mentre 11 sono rimaste ferite. Le azioni di recupero proseguono.

L’Economist: “Obiettivo di Stoltemberg è la politica di Biden”

L’Economist, che ha intervistato Stoltenberg, scrive che “il chiaro obiettivo” del segretario generale della Nato, “anche se non indicato”, sarebbe “la politica del presidente americano Joe Biden riguardo il controllo di ciò che l’Ucraina può e non può attaccare con i sistemi forniti dagli Usa”.

Stoltemberg su X: “Revocare le restrizioni all’uso di armi contro la Russia”

“E’ giunto il momento per gli alleati di valutare se non sia il caso di revocare alcune delle restrizioni sull’uso degli armamenti che hanno donato all’Ucraina perché, soprattutto ora che molti combattimenti sono in corso a Kharkiv, vicino al confine – afferma Stoltenberg nel video dell’intervista pubblicato sul canale X dell’Economist – negare all’Ucraina la possibilità di utilizzare queste armi contro obiettivi militari legittimi in territorio russo rende molto difficile la difesa. Questa è una guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. L’Ucraina ha il diritto di difendersi e questo include anche colpire obiettivi in territorio russo”.

Salvini: «Non se ne parla nemmeno, l’Italia non è in guerra con nessuno»

Il vicepresidente del Consiglio e leader della Lega, Matteo Salvini, controbatte subito: «L’Italia non è in guerra con nessuno e, se è stato giusto aiutare militarmente l’Ucraina, allo stesso tempo non si parla nemmeno di togliere il divieto di colpire obiettivi militari in Russia. Ribadisco che la Lega è contraria a inviare anche un solo soldato a combattere in Ucraina. Noi vogliamo la pace non l’anticamera della Terza guerra mondiale».

Tajani: «Ogni decisione Nato deve essere presa in maniera collegiale»

Dal canto suo, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ribadisce: «Le scelte di Kiev sono scelte di Kiev, noi non manderemo un militare italiano in Ucraina e gli strumenti militari mandati dall’Italia vengono usati all’interno dell’Ucraina. Lavoriamo per la pace, i messaggi che arrivano dalla Russia poi provocano anche una guerra ibrida che si combatte però dobbiamo sempre lavorare per la pace e abbassare i toni. Noi siamo parte integrante della Nato, ma ogni decisione dev’essere presa in maniera collegiale».

L’attacco russo a Kharkiv contro un ipermercato, trovati 6 morti e 40 feriti

Nel primo pomeriggio di oggi l’esercito russo ha lanciato un attacco contro un ipermercato a Kharkiv. “Abbiamo un gran numero di persone disperse e molti feriti – ha detto il sindaco ucraino della città, Igor Terekhov in un messaggio su Telegram -. A giudicare da tutto, l’attacco era mirato specificamente al centro commerciale dove c’erano molte persone: questo è puro terrorismo”. Finora si sono ritrovati i corpi di almeno 6 morti mentre sarebbero 40 i feriti.

“La Russia – scrive in un messaggio su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – ha sferrato un altro colpo brutale alla nostra Kharkiv, in un ipermercato edile, sabato, proprio nel bel mezzo della giornata. Al momento sappiamo che all’interno dell’ipermercato potrebbero trovarsi più di 200 persone. Tutti i servizi sono già sul posto per soccorrere le persone e spegnere l’incendio, che ha completamente avvolto l’edificio di 10 mila metri quadrati. Sappiamo dei morti e dei feriti”.

L’Ucraina chiede munizioni che resistano ai sistemi di disturbo russo

Intanto, l’Ucraina non chiede solo più munizioni, ma anche munizioni in grado di resistere ai sistemi di disturbo elettronico russo che, spesso e in maniera crescente, riescono a neutralizzare munizioni guidate da satellite fornite dagli Stati Uniti, tanto che le forze di Kiev hanno smesso di usare alcuni sistemi forniti dall’Occidente, come denunciano fonti ucraine citate dal Washington Post.

Fra i sistemi annientati dal “jamming” russo, che viene anche montato su droni, ci sono i proiettili di artiglieria Excalibur, guidati dai Gps – il cui tasso di successo è crollato nel giro di qualche mese a meno del 10% degli obiettivi colpiti, rispetto al 50% dell’inizio dello scorso anno, quindi abbandonati nei magazzini dallo scorso anno – e gli Himars (High Mobility Artillery Rocket System) che possono sparare razzi con una gittata fino a 80 chilometri.

“La tecnologia Excalibur nelle diverse versioni esistenti ha perso il suo potenziale”, si legge in una valutazione effettuata dal comando militare ucraino fra l’autunno del 2023 e l’aprile del 2024. Non è più un sistema “one shot, one target”, come lo si reclamizzava un tempo. Da sei mesi, gli Stati Uniti hanno smesso di inviare questi sistemi a Kiev.

In altri casi, come le bombe sganciate da aereo Jdams, i produttori hanno messo una toppa al problema pochi mesi dopo la loro introduzione all’inizio dello scorso anno e l’Ucraina ha ripreso a usarle. Problemi simili si sono verificati con altri proiettili da 155mm forniti da altri Paesi occidentali, anche se non usano tecnologia Gps.

Stesso discorso per i lanciatori Himars. Dopo un anno dalla loro introduzione, il loro successo si è esaurito. “I russi hanno dispiegato sistemi elettronici che hanno disabilitato i segnali dei satelliti e gli Himars sono diventati completamente inefficaci, tanto che il sistema molto caro viene usato sempre di più per colpire obiettivi con bassa priorità”. Possono mancare un obiettivo di 15 metri.

Fonte Usa: «L’Ucraina deve avere le capacità di cui hanno bisogno per essere efficaci»

«La Russia ha continuato a lavorare ed espandere il suo uso di sistemi elettronici in guerra e lo fa con una urgenza che non hanno i produttori occidentali – ha ammesso una fonte militare americana, negando che aspetti burocratici abbiano rallentato il processo di adeguamento -. Continuiamo a evolvere e a fare in modo che l’Ucraina abbia le capacità di cui hanno bisogno per essere efficaci».

«Non sto dicendo che nessuno se ne preoccupava prima, ma ora stanno iniziando a preoccuparsene», sottolinea un militare ucraino. Soprattutto perché quello che accade sul teatro ucraino, incluse le debolezze dei sistemi americani, arriva anche a Pechino.

In alcuni casi, i produttori hanno fornito soluzioni nel giro di ore o giorni, ha aggiunto, senza però precisare altro. Fonti militari ucraine precisano che la difesa a Kiev lavora a stretto contatto con il Pentagono su questi temi.

Il problema è acuito dal fatto che in questa guerra, gli ucraini non dispongono delle forze aeree avanzate, come gli F16, e di contromisure elettroniche robuste. Ma le capacità russe comunque rappresentano una fonte di pressione significativa sugli Stati Uniti e i loro alleati nella Nato, costringendoli a continuare a innovare. E una bomba di diametro ridotto, la Gbu-39, ha dimostrato di resistere al disturbo elettronico. Il 90% degli ordigni sganciati raggiunge l’obiettivo. Proprio a causa delle dimensioni ridotte.

25 Maggio 2024
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