Valeria Golino
1:34 pm, 22 Maggio 24 calendario
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Valeria Golino racconta L’arte della gioia tra eros e morbosità

Di: Redazione Metronews
Valeria Golino
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È il giorno di Valeria Golino e del suo ultimo film L’arte della gioia fuori concorso al Festival di Cannes 2024.

«Modesta è un unicum nella letteratura italiana, è molto raro trovare un personaggio così. Credo sia un miracolo che nessuno l’avesse portato sullo schermo: poter raccontare il femminile con i difetti che di solito vengono accostati agli uomini è cosa rara, Modesta ce li ha connaturati». Valeria Golino a Cannes (dove ha già portato i suoi 2 film da regista, Miele ed Euforia) per presentare il primo (di 6) episodio della serie L’arte della gioia, dal romanzo postumo di Goliarda Sapienza, rifiutato per tanto tempo dalle case editrici italiane fino a raggiungere il successo all’estero.

L’arte della gioia secondo Valeria Golino

La serie, presentata al Festival, a 100 anni dalla nascita della scrittrice, racconta la storia di una ragazzina della Sicilia d’inizio ‘900 che scopre la sessualità e il desiderio di una vita migliore. La serie sarà al cinema in 2 parti: la 1.a dal 30 maggio, la 2.a dal 13 giugno. Poi sarà su Sky e Now.

«Ho avuto un rapporto con questo libro diverso ogni volta che l’ho preso in mano. La prima volta da lettrice, diversi anni fa, mi ha turbato. La sua scabrosità – racconta l’attrice e regista – mi ha colpito molto dal punto di vista emotivo. Reagivo ad una serie di fatti, informazioni, un connubio di eros e morbosità, mi ha fatto un effetto incredibile, un turbamento forte, una cosa aliena da me”, racconta ancora Valeria Golino (oggi anche protagonista di una masterclass al Festival).

«Poi l’ho letto anni più tardi e una terza volta quando Viola Prestieri ha preso i diritti della storia – continua la regista – e si è rivolta a me per questo progetto. E Angelo Pellegrino, il vedovo di Goliarda Sapienza, che è il tenutario dei diritti del libro, ce li ha concessi. Avevo lavorato con Goliarda da piccolissima nel film di Maselli (Storia d’amore, 1986, ndr). Lei era stata la mia coach, forse anche per questo Angelo ha voluto darci i diritti, perché l’avevo conosciuta».

22 Maggio 2024
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